Il padre del maranza approva: “Io Giro col Coltello per Difendermi dai Criminali come Me”

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By V novembre 28, 2025 19:54

Il padre del maranza approva: “Io Giro col Coltello per Difendermi dai Criminali come Me”

“Io Giro col Coltello per Difendermi dai Criminali come Me”: Il Maranza in TV Ammette la Sua Vita da Predatore . E il padre arrivato col barcone approva. Noi abbiamo un’altra soluzione: via te e tutti quelli come te. Remigrazione.

### “Io Giro col Coltello per Difendermi dai Criminali come Me”: Il Maranza in TV Ammette la Sua Vita da Predatore – Basta con la Seconda Generazione Immigrata che Normalizza la Violenza con Coltelli e Canzoni Trap!

**Roma, 28 novembre 2025** – “Io giro col coltello per difesa perché ho avuto un abuso… ma non è una moda, ora i ragazzini di 15 anni non capiscono niente e si sentono criminali col coltello”. Queste sono le parole – fredde, autoassolventesi, quasi orgogliose – di un 26enne maranza intervistato a “Dritto e Rovescio” di Paolo Del Debbio, che ha ammesso di portare sempre un coltello in tasca, “per difendersi dai criminali come me”. E mentre lo studio si ferma per lo shock – Simone Leoni di Forza Italia Giovani ribatte: “Iniziamo a non portarci col coltello in tasca. Voi aggredite anche i non criminali” – l’Italia rabbrividisce: questo non è un “giovane in difficoltà”, è il volto della seconda generazione immigrata, un esercito di maschi nordafricani nati qui ma fedeli a una cultura di violenza tribale, che normalizza le lame nei jeans e le rapine come “stile di vita”. Basta con questi parassiti di seconda generazione: cresciuti con i nostri soldi, ma pronti a sgozzare per un “sguardo sbagliato”. Remigrazione di massa per tutti i maranza under 30 – mandateli nei loro paesi d’origine a “difendersi” tra le dune, prima che trasformino le nostre città in arene di coltelli!

L’intervista, andata in onda su Rete 4, è un pugno nello stomaco alla retorica buonista: il maranza, 26 anni, con 50 punti in faccia da un “abuso” passato (chissà se vittima o carnefice), spiega che a 16 anni “non c’era sta moda dei coltelli”, ma ora i ragazzini di 15-17 anni – influenzati da canzoni trap che glorificano il crimine – si armano per “difesa”. “I ragazzi vivono in un’altra dimensione, lo usano per difesa… ma ci difendo dalle persone come me, da quelli da criminali come me”, confessa, con un candore che gela: ammette di essere parte del problema, un ciclo di violenza che si autoalimenta. Lo studio si blocca, Leoni lo inchioda: “Non mi difendo da te io, o dalle persone così”. Ma il maranza? Non è un’eccezione: è il prototipo della seconda generazione immigrata, nato in Italia da genitori maghrebini o subsahariani arrivati negli anni ’90-2000, cresciuto nei ghetti con sussidi e scuole gratuite, ma con valori da souk – coltello come “status”, aggressione come “rispetto”. Statistiche dal Viminale: il 70% dei reati con lame nelle periferie milanesi e torinesi è da figli di immigrati, con minorenni al 20% in crescita, recidive al 60% grazie a pene miti per “minorità”.

Questi maranza di seconda generazione non sono “vittime del sistema”: sono il sistema marcio che abbiamo creato, accogliendo famiglie intere senza filtri culturali, generando maschi frustrati che odiano l’Italia che li nutre. Cresciuti con trap italiana che glorifica il “coltello in tasca”, postano video di risse per like su TikTok – come Don Alì, il “re dei maranza” torinese arrestato per minacce a un maestro, ma con la sua gang ancora libera di terrorizzare Barriera. A Milano, il questore Megale lo dice chiaro: “70-80% reati predatori da stranieri, 20% minori” – e quei minori sono proprio i maranza, figli di immigrati che rubano per “fama”, accoltellano per “noia”. Ricordate il bocconiano accoltellato da un branco di 15enni egiziani per 50 euro? O la studentessa palpeggiata su un treno da un tunisino 18enne, figlio di ricongiungimento? Seconda generazione: nati qui, ma con DNA da predatori – machismo tribale, disprezzo per le leggi italiane, coltello come “difesa” contro “i criminali come me”.

Il maranza in TV lo ammette: “Non ci si difende così, mi ci difendo dalle persone come me”. Un’ammissione che brucia: questi 26enni – età perfetta per servire l’Italia in uniforme – scelgono invece la lama, influenzati da canzoni che li fanno sentire “criminali cool”. E lo Stato? Li coccola con attenuanti per “disagio giovanile”, mentre le vittime – italiani onesti – pagano con sangue. Basta con questa seconda generazione fallita: remigrazione di massa per tutti i maschi immigrati under 30 con precedenti – mandateli nei paesi d’origine a “difendersi” tra le loro tribù, revocate cittadinanze a chi porta il coltello, ergastolo per chi lo usa. Il maranza piange la sua “vittima” passata? Bene: che pianga per l’Italia che ha ferito. Remigrazione totale, o ogni studio TV diventerà un confessionale di coltelli africani!

Il padre del maranza approva: “Io Giro col Coltello per Difendermi dai Criminali come Me” ultima modifica: 2025-11-28T19:54:59+00:00 da V
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By V novembre 28, 2025 19:54
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2 Comments

  1. WLMHH8 novembre 28, 21:55

    Bestie da campi di sterminio!
    Arbeit Macht Frei!

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  2. Steobaldo novembre 28, 22:15

    anni fa il leader boemo Babis affermò: l’immigrazione africana è la strada per l’inferno…ditelo alla sguattera, vi ricordate come urlava dal palco di Vox?

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