Bambina torna a casa da scuola ma incontra un migrante – FOTO
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### La storia di Luna
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# LUNA, 9 anni: violentata, strangolata e lasciata morire legata a un albero. Questo è il prezzo del buonismo. Italia, svegliati prima che capiti a tua figlia
Skellefteå, Svezia, 7 luglio 2022.
Luna, una bambina svedese di 9 anni, torna a casa da scuola in bicicletta. Un “ragazzo” di 15 anni, Abushi Shamse Kamal, migrante etiope arrivato come minore non accompagnato nel 2017, la trascina nel bosco. La picchia, la spoglia, la stupra con violenza, la strangola con i lacci delle sue stesse scarpe e la lega a un albero per essere sicuro che muoia.
Luna sopravvive per miracolo, ma non è più la stessa bambina: danni cerebrali irreversibili, non cammina, non parla, non mangia da sola. È in sedia a rotelle per sempre.
L’aggressore?
– Aveva già molestato altre bambine a scuola.
– La scuola sapeva.
– Le autorità sapevano.
– Nessuno ha fatto nulla per fermarlo.
Risultato: invece del carcere, Kamal è stato messo in una struttura psichiatrica chiusa (perché era minorenne) e la sua famiglia è stata trasferita in una casa protetta a spese dei contribuenti svedesi.
Questa non è una storia isolata.
È il modello svedese: accogliere tutti, controllare nessuno, proteggere il criminale migrante più della bambina autoctona. È il risultato di anni di immigrazione di massa senza criteri, soprattutto da Paesi islamici e africani dove il concetto di tutela dell’infanzia e della donna è inesistente o distorto.
E l’Italia?
Stiamo andando esattamente nella stessa direzione.
A Milano, Roma, Torino: aggressioni sessuali in aumento esponenziale, con percentuali di autori stranieri che superano il 60% nei reati più gravi.
Ogni volta la stessa scusa: “È un minore”, “Ha avuto un’infanzia difficile”, “Non possiamo espellerlo”.
Ogni volta la stessa sentenza leggera, la stessa protezione per il carnefice, lo stesso silenzio sulle vittime.
Luna è il memento mori dell’Europa che si suicida con il buonismo.
Se non vogliamo che tra qualche anno una madre italiana pianga davanti a una sedia a rotelle con il nome di sua figlia, dobbiamo agire ORA.
– **Azzeramento immediato dell’immigrazione regolare dai Paesi islamici e subsahariani.**
– **Stop ai ricongiungimenti familiari a catena.**
– **Espulsione automatica e immediata per ogni reato sessuale, anche se commesso da minori.**
– **Fine della protezione umanitaria per chi arriva mentendo sull’età o sul passato.**
– **Remigrazione incentivata e coatta per tutti i soggetti a rischio o già condannati.**
La Svezia ha aperto le porte e ora ha il record europeo di stupri e granate fatte esplodere nelle strade.
L’Italia è ancora in tempo per chiuderle.
Per Luna.
Per le nostre figlie.
Per l’Italia che non vogliamo perdere.
Basta.
Subito.
Senza più scuse.



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