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### Boom dei pensionati stranieri: +18,5% in un solo anno.
La vulgata crolla di fronte ai numeri INPS

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In appena 12 mesi i pensionati stranieri sono aumentati di quasi 60.000 unità: da 319.456 nel 2023 a 378.645 nel 2024.
Un vero e proprio boom: **+18,5%**, la crescita percentuale più alta tra tutte le categorie di cittadini stranieri presenti nelle banche dati dell’Istituto.

Ecco la tabella che mette a confronto i dati 2023-2024:

Il numero dei pensionati stranieri cresce **4,4 volte più velocemente** dei lavoratori attivi (+18,5% contro +4,2%).

E non si tratta di poche decine di casi: stiamo parlando di quasi 380.000 persone che, dopo aver lavorato in Italia (o aver maturato i requisiti in altro modo), oggi percepiscono una pensione italiana a carico del nostro sistema previdenziale.

Nel frattempo il saldo contributivo peggiora:
– la quota di stranieri non UE (quelli con redditi medi più bassi) è salita al 75,4%;
– la retribuzione media mensile lorda dei lavoratori dipendenti privati stranieri rimane inchiodata a **1.392 €** (appena 59 € in più rispetto al 2023);
– i settori dove sono più concentrati (agricoltura e lavoro domestico) pagano ancora 800-820 € al mese.

In altre parole: entrano più pensionati di quanti ne escano dal mercato del lavoro, e chi lavora continua a contribuire molto poco rispetto al beneficio che riceve o riceverà.

Il dogma “ci pagheranno le pensioni” non solo non trova riscontro nei numeri attuali, ma viene letteralmente smentito dal trend più esplosivo dell’intero report INPS: il boom dei pensionati stranieri.

Forse è arrivato il momento di smettere di raccontare favole e iniziare a fare i conti con la realtà.

Investire in tecnologia invece che arricchire pochi ‘imprenditori’ importando manodopera a basso costo con i famigerati decreti flussi. Lavoratori che, poi, non verseranno neanche i contributi per le proprie pensioni, senza contare i sussidi che percepiranno per i loro figli maranza!