EMERGENZA INPS. Sbarcano in Italia e prendono subito la pensione
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Ancora su questa notizia:
### Il numero che nessuno osa citare
2.444.000 pensionati stranieri nel 2035
(se continua il ritmo del 2024)
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È il dato più spaventoso che emerge dalle proiezioni basate esclusivamente sui numeri ufficiali INPS 2023-2024.
**2 milioni e 444 mila persone** che tra dieci anni percepiranno una pensione italiana (media 1.000-1.400 € netti al mese) pagata dai contributi di italiani e da tasse generali.
Persone che, nella stragrande maggioranza, hanno versato contributi per pochi anni e a salari bassissimi (1.392 € lordi medi nel 2024).
### Basta con l’immigrazione regolare di massa:
è l’unica arma di distruzione del welfare che l’Italia si sta autoinfliggendo
Per vent’anni ci hanno venduto la favola:
«Servono immigrati regolari per salvare le pensioni».
Oggi sappiamo che è esattamente il contrario.
L’immigrazione regolare di massa (permessi per lavoro, ricongiungimenti familiari, decreti-flussi) è la **prima causa** del boom di pensionati stranieri che stiamo registrando.
Come funziona il meccanismo (tutto perfettamente legale):
1. Entra un lavoratore regolare con salario basso (1.000-1.500 € lordi).
2. Dopo 10-15 anni di contributi minimi (spesso in nero prima, poi regolarizzato) può già chiedere la pensione di vecchiaia o l’assegno sociale.
3. Grazie alle convenzioni bilaterali e alla totalizzazione, può sommare anche pochi mesi di contributi del Paese d’origine.
4. Con 20 anni di contributi (anche non continuativi) prende la pensione minima o l’integrazione al minimo: **tutto a carico dell’INPS italiano**.
5. Il ricongiungimento familiare porta genitori e suoceri ultrasessantenni che, dopo soli 10 anni di residenza legale, prendono direttamente l’**assegno sociale** (480 € al mese nel 2024, presto 600 €) senza aver mai versato un euro.
Risultato?
Ogni 100 nuovi ingressi regolari oggi generano:
– 60-70 nuovi lavoratori
– ma tra 15-20 anni **40-50 nuovi pensionati a carico**.
Il saldo è devastante:
ogni immigrato regolare “costa” al sistema previdenziale italiano **tra i 150.000 e i 250.000 euro netti** nell’arco della vita (pensione + sanità + assistenza).
### Non è xenofobia, è aritmetica
Chi chiede di fermare l’immigrazione regolare di massa non odia nessuno.
Chiede solo di salvare ciò che resta del welfare italiano.
Perché continuare a fare entrare 400-500 mila persone all’anno con salari bassi e famiglie numerose significa **firmare altre 150-200 mila nuove pensioni straniere ogni cinque anni**.
Significa condannare i nostri figli a mantenere un sistema che già oggi è in rosso di 15-20 miliardi l’anno.
### Le soluzioni esistono (e sono immediate)
1. Blocco totale dei ricongiungimenti per genitori e suoceri
2. Innalzamento a 20 anni di contributi effettivi in Italia per la pensione di vecchiaia
3. Eliminazione dell’assegno sociale per chi non ha versato almeno 25 anni di contributi italiani
4. Stop ai decreti-flussi per settori a basso salario (agricoltura, badanti, edilizia)
5. Espulsione automatica al termine del permesso di lavoro se non si trova un nuovo contratto entro 6 mesi
Chi si oppone a queste misure non difende gli immigrati.
Difende il suicidio assistito del sistema pensionistico italiano.
Il numero è lì: **2.444.000 pensionati stranieri nel 2035**.
Se non fermeremo l’immigrazione regolare di massa oggi,
tra dieci anni non ci sarà più nessun welfare da salvare.



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