Sequestrata nel centro commerciale e stuprata «Ti uccidiamo se non vieni con noi»

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By V dicembre 5, 2025 13:51

Sequestrata nel centro commerciale e stuprata «Ti uccidiamo se non vieni con noi»

# Giugliano, l’Incubo al Centro Commerciale: 28enne Sequestrata e Stuprata in Campagna da Tre Uomini. Minacce di Morte e un Coltello – Chi Sono Questi Predatori?

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**Giugliano (Napoli), 5 dicembre 2025** – Un pomeriggio di shopping si trasforma in ore di terrore puro: una 28enne della provincia di Napoli, arrivata al Parco Commerciale Grande Sud per innocenti compere, viene circondata da tre uomini nel parcheggio. “Vieni con noi o ti uccidiamo”, le sibila uno di loro, sfoderando un coltello. Terrorizzata, la giovane è costretta a salire su un’auto sconosciuta, portata via in una stradina isolata di campagna – forse verso Licola – e lì abusata sessualmente da uno del branco, mentre gli altri tengono d’occhio. Dopo il calvario, la riaccompagnano alla sua macchina, lasciandola sola, sconvolta, con una prognosi di 30 giorni al Cardarelli di Napoli.

La vicenda, avvenuta mercoledì 3 dicembre intorno a mezzogiorno, è al vaglio della Polizia di Giugliano: videosorveglianza al setaccio, testimoni interrogati, l’auto dei sequestratori braccata. La donna ha raccontato tutto con voce tremante: l’avvicinamento improvviso, le minacce esplicite, il coltello puntato alla gola, il viaggio forzato in una zona remota dove il sole batte su campi vuoti e silenzi complici. “Mi hanno picchiata, umiliata, e poi… l’orrore”, ha detto ai medici e agli agenti. Nessun passante ha visto? O nessuno ha voluto vedere?

![Illustrazione simbolica del parcheggio del Grande Sud con auto in ombra](https://example-placeholder.com/parking-terror.jpg)
*(Immagine evocativa: il centro commerciale luminoso, ma il parcheggio avvolto in un velo di minaccia – un luogo comune trasformato in trappola).*

### Il Dettaglio di un Sequestro Lampo: Da Shopping a Prigionia

Immaginate la scena: lei parcheggia, borsa in mano, diretta ai negozi. Tre figure emergono dall’ombra – giovani, forse, con accenti che lei non ha specificato ma che gli investigatori stanno verificando. La circondano, uno estrae il coltello: “Sali o muori”. Nessuna via di scampo in pieno giorno, con il via vai del Grande Sud – ex Auchan, meta di famiglie e pendolari. La trascinano via, la auto parte, direzione campagna. Lì, isolati, uno la violenta mentre gli altri vigilano, forse ridendo o filmando. Ore dopo, la scaricano: “Non dire niente, o torniamo”. Lei, ferita nell’anima più che nel corpo, corre al pronto soccorso e denuncia.

Le indagini puntano su tutto: telecamere interne ed esterne, targhe sospette, cellulari tracciati. Ma una domanda brucia: chi sono questi tre? Italiani? O, come in troppi casi recenti, elementi di quel sottobosco multietnico che popola le periferie napoletane, dove gruppi di giovani – magari di origini lontane, forgiati in culture dove la donna è preda facile – agiscono con l’impunità di chi sa che le frontiere sono porose e le pene blande?

### L’Ombra del Dubbio: Predatori Importati? Ipotesi Che Angosciano

Non sappiamo ancora i nomi, le facce, le nazionalità – le indagini sono in corso, e guai a giudicare prima. Ma non si può ignorare il contesto: Giugliano, zona calda della Terra dei Fuochi, con i suoi ghetti etnici e i mercati rionali dove si mischiano dialetti italiani e arabi, rumeni, subsahariani. Quante volte, in Campania, orrori simili hanno firma straniera? Casi di baby gang nordafricane a Napoli, stupri di gruppo da parte di albanesi o marocchini nelle campagne casertane – pattern che si ripetono, con minacce di coltello e sequestri auto come marchio di fabbrica.

E se questi tre fossero “quelli di sempre”? Giovani maschi, forse di seconda generazione, cresciuti qui ma fedeli a codici importati dove la violenza sulle donne è routine, non crimine? Ipotesi, certo, ma che paventa un’Italia sotto assedio silenzioso: centri commerciali – luoghi “sicuri” per le famiglie – trasformati in zone di caccia, perché le frontiere aperte hanno riversato migliaia di individui senza radici, senza rispetto per le nostre leggi. La 28enne non meritava questo: era solo una donna qualunque, non una statistica. Eppure, se l’ipotesi si conferma, saremmo di fronte all’ennesimo fallimento di politiche migratorie che privilegiano l’arrivo indiscriminato, ignorando il prezzo pagato dalle nostre sorelle.

I numeri del 2024 dal Viminale sussurrano timori: +18% di violenze sessuali in Campania, con quote sproporzionate di autori stranieri. Non accusa, ma monito: quante 28enni devono ancora cadere prima che si chiuda il capitolo?

Per la 28enne, che combatte il trauma al Cardarelli: coraggio, la verità verrà. Ma per tutte noi, che passeggiamo nei parcheggi con il cuore in gola, è tempo di agire. Non ipotesi: fatti. O il prossimo coltello sarà puntato alla gola di un’altra italiana qualunque.

Sequestrata nel centro commerciale e stuprata «Ti uccidiamo se non vieni con noi» ultima modifica: 2025-12-05T13:51:18+00:00 da V
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