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# Frosinone, Notte di Sangue: Branco di Stranieri Picchia a Sangue Due Ragazzi Italiani in un Locale. Fugge Prima dei Carabinieri – Ecco Cosa Diventano le Nostre Città con l’Immigrazione Selvaggia

**Frosinone, 6 dicembre 2025** – Ore 3 di notte, via Casale Ricci. Due ragazzi di Alatri, italiani, entrano in un locale per bere qualcosa.
Non escono più sulle loro gambe.
Un branco di stranieri li circonda, li massacra di calci e pugni senza motivo, poi svanisce nel nulla prima dell’arrivo dei Carabinieri.
Uno dei due finisce all’ospedale Spaziani con 15 giorni di prognosi. L’altro è pieno di lividi e terrore.

Non è una rissa tra ubriachi.
È un’aggressione di gruppo premeditata, firmata da stranieri – come sempre.

Perché è sempre così:
– locali notturni
– parchi
– stazioni
– piazze

tutti diventati territorio di caccia per branchi di immigrati che agiscono in superiorità numerica, picchiano italiani isolati e scappano ridendo, certi che tanto non li prenderanno mai.

Frosinone non è più la tranquilla città ciociara di una volta.
È diventata un altro pezzo d’Italia occupato:
– via Casale Ricci
– il centro storico
– la villa comunale

tutti posti dove dopo mezzanotte un italiano da solo è una preda.

E i Carabinieri?
Arrivano sempre dopo.
Perché non ci sono abbastanza uomini, abbastanza mezzi, abbastanza volontà di fermare questa invasione barbarica. Semplicemente: ci sono troppi immigrati.

I filmati delle telecamere li identificheranno, forse.
Ma poi?
– Daspo?
– Foglio di via?
– Due mesi di galera e poi di nuovo fuori?

No.
Servono espulsioni immediate.
Servono rimpatri coatti.
Servono leggi che trattino questi branchi come nemici, non come “ragazzi con problemi di integrazione”.

Due ragazzi di Alatri sono stati massacrati solo perché italiani, in Italia, di notte, nel loro Paese.
Domani potrebbe toccare a tuo figlio.

Basta.
Chi picchia un italiano in branco e poi scappa non merita un processo.
Merita un aereo di sola andata verso casa sua.
E se è già stato espulso una volta, merita il carcere a vita.

Frosinone è nostra.
I locali notturni sono nostri.
Le strade sono nostre.

Riprendiamoceli.
Con la forza, se necessario.