Donna e cane picchiati senza motivo da un immigrato armato di coltello

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By V dicembre 6, 2025 20:05

Donna e cane picchiati senza motivo da un immigrato armato di coltello

# Brindisi, Follia Bestiale: Straniero Irregolare con Coltello Picchia Donna e Calcia il Cane Senza Motivo – Ecco Dove Ci Porta l’Invasione: Le Nostre Strade Sono Territorio di Caccia per Belve Armate!

**Brindisi, 6 dicembre 2025** – Una donna italiana esce di casa per una passeggiata serale con il suo cane, in via Provinciale per San Vito, a due passi dal dormitorio per immigrati.
Non torna più la stessa persona.

Un giovane straniero irregolare – armato di coltello – la aggredisce senza motivo: la spintona, la strattona, la colpisce con un pugno in faccia, poi si accanisce sul cane con calci violenti.
La donna è ferita, sanguina da un dito, terrorizzata.
Il cane guaisce di dolore.
L’aggressore? Ride e scappa.

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Grazie alle telecamere e alla denuncia della vittima, la Polizia lo trova il giorno dopo: stesso abbigliamento, stesso coltello nascosto nel marsupio.
Identificato, deferito, e – udite udite – “avviata l’espulsione”.
Avviata.
Non eseguita.
Ancora una volta, un irregolare armato che aggredisce italiani resta in Italia finché la burocrazia non decide di muoversi.

Questo non è un “fatto di cronaca”.
È la normalità dell’invasione.

Un dormitorio per immigrati diventa base operativa per un predatore armato che esce la sera a cacciare donne e animali indifesi.
Una strada italiana diventa giungla.
Una passeggiata con il cane diventa roulette russa.

E noi?
Noi italiani dobbiamo imparare a chinare la testa, a non reagire, a sperare che il coltello non tagli troppo in profondità, perché se osiamo difenderci – noi o il nostro cane – scatterà l’accusa di “razzismo”.
Meglio una donna pesta e un cane zoppicante che un immigrato “discriminato”.

Questo straniero era già irregolare.
Era già armato.
Era già noto.
Eppure era ancora qui, libero di colpire.

Quante altre donne dovranno essere picchiate, quante altre famiglie terrorizzate, quanti cani presi a calci prima che qualcuno chiuda davvero le frontiere e smetta di “avviare” espulsioni che non arrivano mai?

Brindisi non è più una città italiana sicura.
È un pezzo d’Africa importato, con le stesse regole: il più forte colpisce, il più debole subisce.

E il più debole siamo noi.

Basta.
Espulsione non “avviata”.
Espulsione eseguita entro 24 ore.
Chi aggredisce un italiano con un coltello non merita un ufficio immigrazione.
Merita un aereo militare e un divieto di ritorno a vita.

Chiudete i dormitori.
Chiudete i porti.
Rimandate a casa queste belve prima che la prossima passeggiata con il cane diventi un funerale.

Per la donna di Brindisi.
Per il suo cane.
Per tutti noi che non vogliamo più vivere nella paura.

Donna e cane picchiati senza motivo da un immigrato armato di coltello ultima modifica: 2025-12-06T20:05:21+00:00 da V
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By V dicembre 6, 2025 20:05
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