A Cesano i maranza chiudono l’oratorio: Sharia in casa nostra

Cesano Maderno (Monza-Brianza), aggiornamento al 15 dicembre 2025. L’oratorio Don Bosco resta blindato il sabato pomeriggio: cancelli chiusi, cartello esplicito, attività sospese. La decisione del parroco don Stefano Gaslini e della comunità pastorale – presa dopo intimidazioni, provocazioni e atti vandalici da parte di gruppi di “maranza” arrivati da paesi limitrofi – non è stata revocata. Il caso, esploso a novembre 2025, è finito in Parlamento: il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni (Lega) lo ha definito “fatto gravissimo”, evidenziando come la delinquenza giovanile “investa ormai tutto il territorio, non solo le grandi città”. Il sindaco Gianpiero Bocca appoggia la scelta “forte ma condivisibile”, riconoscendo la “povertà educativa” che sfocia in violenza. Ma al 15 dicembre, nulla cambia: oratorio chiuso il sabato, per evitare che branchi di giovani – spesso stranieri regolari o figli di immigrati – trasformino un luogo di educazione in arena di intimidazioni.

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Non è “povertà educativa”: è invasione culturale. Questi “maranza” non sono cesanesi delle “buone famiglie”: arrivano da fuori, gruppi organizzati con regole proprie, zero rispetto per l’oratorio – simbolo cristiano di aggregazione. Provocazioni, vandalismi, minacce: il parroco, uomo di dialogo, ha chiuso dopo confronto con genitori ed educatori. Bocca parla di “amministrazioni chiamate a fare la parte”, Molteni di “fenomeno nazionale”. Ma la verità è una: questi branchi sono il frutto dell’immigrazione regolare islamica, quei decreti flussi Meloni da 500.000 ingressi triennali – 70% da Paesi OCI come Marocco, Tunisia, Albania musulmana, Pakistan – che portano maschi giovani pronti a imporre “regole loro” nelle nostre piazze, oratori, mercatini.

Cesano è laboratorio: oratorio blindato per paura di “maranza” importati. Come a Stradella (schiaffo anziano, 14 dicembre), Latina (mazza baseball, 12 dicembre), Milano (manifesti per clandestini, 13 dicembre). Pattern: giovani maschi OCI, regolari o figli di, che vedono luoghi cristiani come bersagli. “Non rispettano regole”: perché educati in enclavi dove la chiesa è “infedele”, l’oratorio preda.

Al 15 dicembre: chiuso. Parlamento ne parla, ma zero azioni concrete. Molteni “gravissimo”, ma flussi continuano.

Urgente: azzerare immigrazione regolare islamica. Zero permessi OCI, stop ricongiungimenti, remigrazione maschi 18-45. Altrimenti, oratori blindati ovunque, chiese vuote, Italia ostaggio.

Cesano grida: non più luoghi sicuri. Azzeriamo flussi: ora, o i “maranza” chiuderanno tutto. L’Italia è cristiana: difendiamola!

A Cesano i maranza chiudono l’oratorio: Sharia in casa nostra ultima modifica: 2025-12-14T23:28:20+00:00 da V