“Spogliati o Ti Sgozzo”: già libero perché immigrato
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### Limbiate, il Maranza Egiziano che Umilia un 52enne: “Spogliati o Ti Sgozzo”, Lo Rapina di Tutto e Lo Lascia in Mutande – Denunciato e Subito Libero: l’Italia che Si Inchina ai Predatori
**Limbiate (MB), 15 dicembre 2025** – “Spogliati o ti sgozzo”.
Un coltello puntato alla gola, spintoni che lo fanno cadere a terra, e un 52enne italiano – un uomo qualunque, forse di ritorno dal lavoro o da una passeggiata – costretto a togliersi scarpe, felpa, a consegnare iPad e sigarette, lasciato semi-nudo e umiliato in via Monte Grappa, sotto gli occhi di una Limbiate attonita. L’aggressore? Un 22enne egiziano senza fissa dimora, “maranza” armato e arrogante, che dopo la rapina nasconde la refurtiva e continua a girare con la felpa della vittima addosso. Carabinieri di Limbiate lo individuano in poche ore: servizio perlustrativo, riconoscimento, refurtiva recuperata. Denunciato per rapina aggravata… e subito libero. Stato di libertà, come se aver terrorizzato e umiliato un italiano fosse un “incidente”. Questo non è un “episodio di cronaca”: è l’ennesima umiliazione di un cittadino italiano da parte di un immigrato violento, protetto da un sistema che denuncia ma non punisce, che sequestra refurtiva ma lascia il predatore in circolazione. Quanti italiani dovranno ancora spogliarsi nudi per strada prima che Meloni espella questi maranza al primo coltello? Basta con questa giustizia al contrario: Limbiate non è Il Cairo, è la Brianza, e la riprenderemo – con espulsioni vere, non con “stato di libertà” per chi ci umilia!
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I fatti, emersi dalle indagini dei Carabinieri di Limbiate, sono un incubo da strada che puzza di impunità importata. Sabato 6 dicembre, pomeriggio, via Monte Grappa – arteria residenziale di Limbiate, comune laborioso della Brianza. Il 52enne cammina tranquillo quando il 22enne egiziano – senza fissa dimora, probabilmente irregolare o con permesso precario – lo avvicina con fare minaccioso. Coltello a serramanico estratto, spintoni che lo buttano a terra: “Dammi tutto o ti ammazzo!”. L’uomo, terrorizzato, cede: scarpe tolte, felpa strappata, iPad e sigarette consegnati. L’egiziano, non contento dell’umiliazione, lo lascia semi-nudo in strada – un atto di dominio tribale, non semplice rapina. Poi fugge, nasconde refurtiva, ma continua a girare con la felpa della vittima addosso – arroganza pura. I Carabinieri, allertati subito, attivano un servizio perlustrativo: lo individuano nei pressi del luogo del delitto, ancora con la felpa rubata. Lui indica dove ha nascosto scarpe e iPad – recuperati e sequestrati. Denunciato per rapina aggravata (con arma e violenza), ma… stato di libertà. Libero di tornare in via Monte Grappa, libero di cercare la prossima vittima.
Questo egiziano non è un “ragazzo sbandato”: è un maranza predatore, arrivato con barconi o ricongiungimenti, libero di umiliare italiani perché lo Stato lo tollera. Limbiate, come la Brianza intera, è invasa: aggressioni seriali, rapine con coltello, maranza che comandano strade. A Brescia, clan “069” di seconda generazione pesta disabili; a Carpi, straniero trascina 65enne fuori auto; a Firenze, tunisini rapinano con cacciavite; a Correggio, gang picchia e rapina. Dodici stupri in due giorni, rapine quotidiane – quasi tutti immigrati. E qui? Un 52enne lasciato in mutande per “divertimento” di un egiziano, denunciato e libero il giorno dopo.
La rabbia dei limbiatesi è un vulcano: “Quante umiliazioni ancora?”, post virale su X. Residenti: “Via Monte Grappa è off-limits dopo le 18”. Il sindaco Antonio Romeo balbetta “controlli”, ma la comunità urla: “Espulsioni per immigrati violenti!”. E Meloni? Promesse, ma immigrati continuano – 300.000 arrivi, espulsioni al 12%.
Basta con questa Italia umiliata. Chiediamo: espulsione al primo reato con arma, pene minime 10 anni per rapina aggravata, ronde libere. Questo 52enne non è una statistica: è un italiano derubato della dignità da un predatore straniero. Limbiate non è Alessandria d’Egitto: è la Brianza, e la riprenderemo – con giustizia vera, non con “stato di libertà” per chi ci spoglia. Altrimenti, la prossima vittima in mutande sarà tuo padre. L’Italia si svegli: sicurezza prima di tutto!


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