Bergamo, un altro immigrato brucia addobbi Natale in chiesa
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E anche lui è già libero!
### Emergenza immigrati: profana la chiesa, dà fuoco alle candele natalizie e aggredisce i carabinieri. Ennesimo attacco al nostro Natale!
Alzano Lombardo, 20 dicembre 2025 – Un immigrato senza fissa dimora ha profanato una chiesa bergamasca, rischiando di appiccare un incendio alle decorazioni natalizie e aggredendo con violenza i carabinieri intervenuti. L’episodio, avvenuto nella parrocchia di San Lorenzo Martire, è l’ennesimo segnale di una emergenza immigrazione che colpisce proprio i simboli più sacri del nostro Natale cristiano.
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Il 41enne, in evidente stato di alterazione, si era addormentato su una panca della chiesa poco prima della messa. Quando il parroco gli ha chiesto di uscire per poter celebrare la funzione, l’uomo si è alzato e, invece di lasciare il luogo sacro, si è diretto verso la composizione natalizia di ceri circondati da rami d’abete davanti all’altare. Con un accendino ha acceso le candele, per poi afferrarle e scaraventarle a terra con rabbia: un gesto deliberato che ha rischiato di provocare un incendio, distruggendo simboli del Natale e mettendo in pericolo l’intera chiesa.
Terrorizzato, il prete ha chiamato immediatamente il 112, fornendo la descrizione dell’uomo che si stava allontanando. I carabinieri lo hanno rintracciato poco distante, in via Roma, ancora con una bottiglia di liquore in mano. Alla semplice richiesta di posarla, l’immigrato ha reagito con furia incontrollata: calci, pugni e resistenza violenta. Ha persino colpito con un pugno un militare che cercava di neutralizzare l’oggetto pericoloso.
Per immobilizzarlo è stato necessario l’intervento di una seconda pattuglia: l’uomo scalciava, spingeva e si dimenava, opponendosi con tutte le forze all’arresto. Una volta in caserma, ha continuato a resistere.
A causa dei numerosi precedenti – danneggiamenti e aggressioni alle forze dell’ordine in varie città negli ultimi mesi – è stato arrestato. Davanti al giudice ha raccontato di aver perso il lavoro anni fa nel suo Paese d’origine, di aver girato l’Europa senza trovare occupazione e di essere finito a vivere in strada in Italia.
L’arresto è stato convalidato, con divieto di dimora a Bergamo e provincia in attesa del processo.
Questo non è un episodio isolato: è l’ennesima profanazione di un luogo di culto cristiano da parte di un immigrato, proprio nel periodo natalizio. Chiese violate, presepi danneggiati, candele natalizie distrutte: quante volte ancora dovremo tollerare questi attacchi alle nostre tradizioni più care? L’immigrazione incontrollata porta con sé persone instabili che non rispettano i nostri valori, i nostri simboli e la nostra fede.
Le nostre parrocchie non possono diventare rifugi per chi profana il Natale! È ora di dire basta: chiudiamo le porte a chi arriva solo per distruggere la nostra identità cristiana. Proteggiamo le nostre chiese, il nostro Natale e la nostra Italia prima che sia troppo tardi!


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