Maranza, la guerriglia quotidiana dilaga nei piccoli centri

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By V dicembre 20, 2025 17:06

Maranza, la guerriglia quotidiana dilaga nei piccoli centri

Come un esercito barbaro si stanno spostando dalle città ai piccoli centri predando e razziando.

### Maranza: Il Fallimento Totale dell’Integrazione – Le Seconde Generazioni Trasformano l’Italia in una Banlieue

**L’articolo di Panorama dipinge un quadro apocalittico e veritiero: dalle periferie ai centri storici, l’Italia è sotto assedio da baby gang di immigrati di seconda generazione. È ora di ammettere che il multiculturalismo ha fallito miseramente**

L’inchiesta di Antonio Rossitto su Panorama, intitolata *”Maranza, l’Italia sotto assedio: dalle periferie ai centri storici”*, è un documento sconvolgente che non lascia spazio a illusioni: il nostro Paese sta vivendo una vera e propria invasione culturale e criminale ad opera delle seconde generazioni di immigrati, quei “figli degli immigrati” nati o cresciuti in Italia grazie a ricongiungimenti familiari e politiche immigrazioniste lassiste. Questi giovani, spesso di origine nordafricana o islamica, non solo non si integrano, ma rivendicano lo spazio pubblico con violenza, arroganza e un odio palpabile verso l’Italia e gli italiani.

Rossitto descrive con precisione chirurgica come i “maranza” – termine che oggi identifica bande di giovani in tuta triacetato, Nike TN, cappellini Gucci e catene d’oro, ispirati a rapper criminali come Simba La Rue o Baby Gang – abbiano colonizzato intere città. A Milano, dal quartiere Corvetto alla centralissima Piazza Duomo, passando per la Galleria Vittorio Emanuele: durante l’ultimo Capodanno, hanno scalato statue urlando “Allahu Akbar”, insultando la polizia e l’Italia, molestando ragazze italiane. A Monza, la stazione è “terra di nessuno”, con risse tra albanesi e nordafricani che costringono i commercianti a chiudere; a Cesano Maderno, un oratorio parrocchiale ha dovuto serrare i battenti per furti e minacce. In Veneto, prefetti dichiarano “emergenza maranza”: risse, estorsioni agli studenti italiani, persino irruzioni in chiesa con moto durante la messa. In Romagna, devastano stabilimenti balneari; a Roma, la “banda del Colosseo” terrorizza turisti.

E i numeri del Viminale confermano l’allarme: oltre 287.000 stranieri denunciati o arrestati nel 2024 (un terzo del totale, pur essendo solo il 9% della popolazione); il 60% di furti e rapine commessi da non italiani. A Milano, l’80% dei minori detenuti nel carcere Beccaria proviene da Paesi islamici. Questi non sono “ragazzi problematici”: sono una generazione allevata in Italia con i nostri soldi (scuole, sanità, welfare), ma che ci odia profondamente.

**Il vero dramma: le seconde generazioni sono peggio dei genitori**

Qui sta il cuore del fallimento: i genitori immigrati, spesso venuti per lavorare duramente (badanti, operai, fruttivendoli), almeno mantenevano un profilo basso. I figli, nati qui, con cittadinanza facile o ius soli di fatto, si sentono “italiani” solo sulla carta, ma culturalmente restano ancorati a valori tribali, islamici radicali o a una subcultura rap violenta importata dall’estero. Non integrati, non grati: aggressivi, ostentatori, pronti a filmare i loro crimini “instagrammabili” per vantarsene online. Come sottolinea Panorama, essere “maranza” è diventato “pop”: uno stile imitato persino da alcuni italiani, che si sottomettono culturalmente per paura o moda.

Questi giovani non sono vittime della società: sono predatori. Cresciuti in contesti familiari spesso poligamici o patriarcali, educati in moschee radicali o lasciati allo sbando dalle politiche permissive, rifiutano l’Italia ma ne sfruttano i benefici. E quando protestano per Gaza o si uniscono a cortei antagonisti (come a Milano, dove hanno devastato la Stazione Centrale), diventano la “manovalanza” della sinistra estremista: utili idioti per creare caos, mentre i centri sociali li sobillano come nelle banlieue francesi.

**Basta ipocrisie: è sostituzione culturale e demografica**

L’articolo di Panorama smaschera l’ipocrisia del politicamente corretto: mentre la sinistra difende i “diritti” di questi delinquenti e accusa di razzismo chi denuncia, le città italiane diventano invivibili. Oratori chiusi, stazioni presidiate dall’esercito (richiesto da sindaci leghisti), turisti aggrediti con machete, ragazze molestate, poliziotti presi a calci. E la risposta? Un imam nominato nel carcere minorile per “riabilitarli” – come se il problema fosse mancanza di preghiera, non di espulsioni.

È evidente: le seconde generazioni rappresentano la prova definitiva che l’immigrazione di massa non europea non funziona. Non si integrano, non assimilano: colonizzano. Come profetizzato da anni, stanno trasformando l’Italia in un mosaico di enclavi ostili, dove gli italiani autoctoni diventano minoranza spaventata nelle loro stesse città.

**Soluzioni drastiche, subito**

Basta con il buonismo: revoca della cittadinanza per chi delinque (anche se di seconda generazione), stop definitivo ai ricongiungimenti familiari, espulsioni immediate per minori stranieri delinquenti e le loro famiglie, chiusura di moschee abusive. Remigrazione totale.

L’Italia non può più tollerare di essere “sotto assedio”. Grazie a inchieste come quella di Panorama, la verità emerge: i maranza non sono un “fenomeno giovanile”, sono il sintomo di una sostituzione etnica e culturale in atto. Se non reagiamo ora, tra una generazione le nostre città saranno irriconoscibili. Svegliamoci: l’Italia agli italiani!

Maranza, la guerriglia quotidiana dilaga nei piccoli centri ultima modifica: 2025-12-20T17:06:20+00:00 da V
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By V dicembre 20, 2025 17:06
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