Pensionato italiano senza soldi sfrattato dalla Chiesa: preferiscono i migranti

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By V dicembre 22, 2025 22:42

Pensionato italiano senza soldi sfrattato dalla Chiesa: preferiscono i migranti

### Ipocrisia ecclesiale: la Curia sfratta un anziano italiano di 80 anni mentre incassa miliardi dai contribuenti per ospitare giovani clandestini

In un’Italia sempre più allo sbando, dove gli anziani sopravvissuti a una vita di lavoro vengono trattati come ingombri, emerge l’ennesimo scandalo che grida vendetta: Gianni, 80 anni, ex “nonno vigile” e Babbo Natale per i bambini di Dolcedo (Imperia), rischia di finire in mezzo alla strada perché non riesce a pagare l’affitto alla Curia. Con una misera pensione di 600 euro al mese – appena 20 euro al giorno – questo italiano che ha dedicato parte della sua vita alla comunità, vive con la compagna in un appartamento di proprietà ecclesiale. La Curia, inflessibile, ha proceduto con lo sfratto esecutivo per morosità. Gianni, commosso dalla solidarietà dei concittadini che in poche ore hanno raccolto oltre mille euro, ha dichiarato: “Vorrei rimanere qui, e se in futuro potrò dare qualche soldino lo farò, ma ora non abbiamo possibilità”. Parole di dignità, quelle di un italiano abbandonato da chi predica misericordia ma agisce da freddo proprietario terriero.

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E mentre un ottantenne italiano viene buttato fuori casa, la Chiesa cattolica – tramite Caritas, Fondazione Migrantes e strutture collegate alla CEI – continua a fare affari d’oro con l’accoglienza dei clandestini. Parliamo di giovani maschi in arrivo massiccio, spesso irregolari, ospitati in centri che ricevono dallo Stato circa 35-45 euro al giorno pro capite: vitto, alloggio, servizi, personale e una paghetta.

Le strutture ecclesiali incassano questi fondi pubblici per gestirli, lucrando su un business che vale miliardi annui per l’intero sistema di accoglienza. E la Chiesa ne gestisce una fetta consistente: enti cattolici ricevono rimborsi statali per migliaia di posti, mentre solo una minoranza è coperta con fondi propri (come l’8 per mille che tra l’altro è una truffa legalizzata).

Il contrasto è aberrante: un pensionato italiano con 20 euro al giorno viene sfrattato senza pietà da una proprietà della Curia, mentre giovani clandestini – molti in età da lavorare, non profughi ma economici – godono di vitto, alloggio e paghetta quotidiana, pagati dai contribuenti italiani. E i vescovi? Predicano “porti aperti” e attaccano chi vuole fermare gli sbarchi, ignorando le italiane vittime di stupri attribuiti a immigrati irregolari. Monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo e presidente della commissione CEI per le migrazioni, arriva a dire che lo ius scholae “serve al nostro Paese per rigenerarsi”: parole che suonano come un via libera alla sostituzione demografica, favorendo l’arrivo di masse straniere mentre gli italiani autoctoni invecchiano e muoiono in povertà.

Questa non è carità: è un sistema ipocrita che privilegia gli stranieri a spese degli italiani. La Chiesa, che dovrebbe difendere i più deboli tra i suoi, sfratta anziani con pensioni da fame e riempie le casse con i soldi pubblici per l'”accoglienza” di clandestini. Gianni è il simbolo di un’Italia tradita: quella degli anziani dimenticati, costretti a umiliarsi per un tetto, mentre miliardi volano verso un’invasione incontrollata. Basta con questa doppia morale: priorità agli italiani, o la rabbia del popolo esploderà.

Tra l’altro è probabile che lo sfrattino proprio per poi usarla per il business accoglienza degli scrocconi dei barconi.

Pensionato italiano senza soldi sfrattato dalla Chiesa: preferiscono i migranti ultima modifica: 2025-12-22T22:42:05+00:00 da V
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