“No, non fatemi del male”: gli immigrati esultavano mentre la stupravano
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### “No, Non Fatemi del Male”: L’Orrorre dello Stupro di Gruppo in Val Gardena – Tre Kosovari Filmano la Vittima che Implora Pietà e Fanno il Segno di Vittoria
**Una turista straniera violentata ripetutamente da tre lavoratori stagionali kosovari, che la riprendono mentre supplica e uno esulta con il “V” di vittoria. Condanne fino a 6 anni, ma i carnefici restano liberi. L’ennesima prova: l’immigrazione dai Balcani porta violenza tribale, umiliazione e degrado nelle nostre valli**
Val Gardena, gennaio 2023: una giovane turista straniera (scandinava, secondo alcune fonti) vive un incubo che nessun visitatore dovrebbe mai sperimentare. Esce da una discoteca, alterata dall’alcool e senza mezzi per rientrare in hotel. Accetta un passaggio da tre “lavoratori stagionali” kosovari (24, 29 e 30 anni), impiegati in una struttura ricettiva locale. Quello che segue è un’orribile sequenza di violenze sessuali di gruppo, filmate dagli stessi aggressori.
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Le motivazioni della sentenza del Tribunale di Bolzano (126 pagine depositate a dicembre 2025) ricostruiscono l’orrore con dettagli agghiaccianti: la vittima, vulnerabile e incapace di difendersi, implora ripetutamente **”No, per favore, non fatemi del male”**. Grida “No!” in preda al terrore, mentre i tre la stuprano più volte – in macchina, in hotel, di nuovo in auto. E non contenti, la riprendono con il telefono: uno di loro, durante le violenze, **fa il segno di vittoria con le dita**, esultando come dopo una conquista sportiva.
Il Tribunale parla chiaro: comportamento “**tipico dei predatori sessuali**”. I kosovari hanno approfittato della sua alterazione, della barriera linguistica, dell’isolamento. Non potevano ignorare il suo stato: hanno agito con premeditazione e crudeltà.
**Condanne ridicole, carnefici liberi: la giustizia italiana tradisce le vittime**
Sentenza di settembre 2025 (rito abbreviato): due kosovari a **6 anni** ciascuno, il terzo (meno attivo) a **4 anni e 8 mesi**. Risarcimento provvisionale di 60.000 euro alla vittima. Ma attenzione: i tre restano **a piede libero**, in attesa dell’appello. Potrebbero ricorrere e, con sconti, uscire con pene ridicole. Intanto girano liberi, forse ancora in Italia.
**Immigrazione balcanica: violenza importata nelle nostre valli turistiche**
Questi non sono “lavoratori stagionali onesti”: sono kosovari, da un Paese con cultura patriarcale e tribalismo radicato, dove la donna vulnerabile è preda. Arrivati per “lavoro” (grazie a decreti flussi e stagionali facili), portano violenza, umiliazione, esultanza trofeo-style. Filmano lo stupro e fanno “V” di vittoria: non pentimento, ma orgoglio predatorio.
Val Gardena, perla del turismo altoatesino, trasformata in scenario di orrore da immigrati kosovari. E non è isolato: aggressioni sessuali, spaccio, degrado ovunque arrivino masse balcaniche o islamiche.
**Basta con questa invasione: remigrazione per chi porta violenza**
Una turista implora “non fatemi del male” mentre kosovari la violentano e festeggiano. E loro liberi. Questo è il prezzo del buonismo: accogliamo “stagionali” da Paesi incompatibili, li lasciamo liberi nonostante precedenti, e le nostre donne (turiste o italiane) pagano.
Soluzione urgente:
– Stop immigrazione da Balcani e Paesi islamici.
– Espulsione immediata per qualsiasi reato sessuale, con famiglie al seguito.
– Revoca permessi stagionali a delinquenti.
Val Gardena merita turisti sereni, non predatori kosovari che filmano stupri con segno di vittoria. Italia agli italiani: remigrazione subito, o le nostre valli diventeranno terra di conquista. Basta indignarsi in silenzio: agiamo prima che l’orrore diventi routine!



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