Addio a Brigitte Bardot, la guerriera anti-Islam di Francia

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By V dicembre 28, 2025 12:13

Addio a Brigitte Bardot, la guerriera anti-Islam di Francia

Aveva detto di non volere morire in una Francia islamizzata.

### Addio a Brigitte Bardot: l’icona che ha combattuto l’islamizzazione in difesa degli animali

**28 dicembre 2025** – Con immensa tristezza, la Fondazione Brigitte Bardot ha annunciato oggi la scomparsa della sua fondatrice e presidente, la leggendaria attrice e cantante francese Brigitte Bardot, spentasi all’età di 91 anni. BB, come era affettuosamente chiamata, ha lasciato un’eredità indelebile non solo nel cinema, dove incarnò la libertà sensuale e ribelle degli anni ’50 e ’60, ma soprattutto nella strenua battaglia per i diritti degli animali, una lotta che l’ha portata a denunciare senza paura l’avanzata dell’islamizzazione in Francia e in Europa.

Nata il 28 settembre 1934 a Parigi, Brigitte Bardot esplose come simbolo di emancipazione femminile con film come *E Dio creò la donna* (1956), diretto dal suo primo marito Roger Vadim. La sua bellezza selvaggia, i capelli biondi scompigliati e il corpo danzante sconvolsero il mondo puritano del dopoguerra, rendendola un’icona globale. Simone de Beauvoir la celebrò come emblema di libertà assoluta. Ma nel 1973, al culmine della fama, BB abbandonò il cinema per dedicarsi interamente alla causa animale, fondando nel 1986 la sua Fondazione che oggi conta migliaia di sostenitori.

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È qui che emerge il suo coraggio più autentico e controverso: una guerra senza quartiere contro la crudeltà verso gli animali, che l’ha portata a sfidare direttamente le pratiche della macellazione halal. Bardot non ha mai esitato a condannare il rito islamico della sgozzatura senza stordimento preventivo, definendolo una barbarie medievale inflitta a milioni di animali durante feste come l’Eid al-Adha. “Sono contro l’islamizzazione della Francia!”, dichiarò apertamente in libri come *Un grido nel silenzio* (2003), denunciando come l’immigrazione massiccia e incontrollata stesse imponendo usanze straniere che distruggono i valori francesi, a partire dal rispetto per la vita animale.

Per queste posizioni ferme, pagò caro: condannata più volte per “incitamento all’odio razziale” tra il 1997 e il 2008, multata per aver criticato la “infiltrazione sotterranea e pericolosa dell’Islam” e l’invasione di pratiche come la macellazione rituale. Ma BB non si è mai piegata al politicamente corretto: ha visto nell’espansione dell’Islam in Europa una minaccia non solo culturale, ma concreta per gli animali, costretti a soffrire inutilmente in nome di tradizioni importate. La sua lotta contro halal e kosher (che definì “sacrifici rituali”) fu un grido d’allarme profetico, in un’epoca in cui pochi osavano parlare.

Oggi, mentre il mondo piange la diva sensuale, noi ricordiamo soprattutto la guerriera indefessa che ha anteposto la difesa degli indifesi al consenso facile. Brigitte Bardot ha incarnato la Francia libera, indomita, orgogliosa delle sue radici cristiane e umane. La sua eredità ci ricorda che opporsi all’islamizzazione non è odio, ma amore per la civiltà e per le creature più deboli.

Riposa in pace, BB. La tua voce mancherà, ma il tuo esempio continuerà a ispirare chi non china la testa.

Addio a Brigitte Bardot, la guerriera anti-Islam di Francia ultima modifica: 2025-12-28T12:13:36+00:00 da V
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