Rete Jihadista in Lombardia: 25 Indagati, Familiari Coinvolti e Milioni per Hamas – L’Italia è Già Occupata

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By V dicembre 28, 2025 16:39

Rete Jihadista in Lombardia: 25 Indagati, Familiari Coinvolti e Milioni per Hamas – L’Italia è Già Occupata

### La Rete Jihadista in Lombardia: 25 Indagati, Familiari Coinvolti e Milioni per Hamas – L’Italia è Già Occupata

Le notizie ANSA del 28 dicembre 2025 confermano ciò che denunciamo da anni: l’Italia, e in particolare la Lombardia, è diventata un hub finanziario per Hamas, con una rete capillare di associazioni “benefiche” che mascherano il trasferimento di milioni verso il terrorismo jihadista. L’inchiesta della Dda di Genova ha portato a 17 perquisizioni in tutta Italia, concentrate in Lombardia a Bergamo (sede dell’associazione La Palma), Lodi (dove a Sant’Angelo Lodigiano sono stati trovati tre PC nascosti in un’intercapedine), Milano (La Cupola d’Oro in via Venini, usata per spostare denaro verso Medio Oriente e Palestina) e Monza. Sequestrato un milione di euro in contanti, computer e documenti: la prova che questi non sono “aiuti umanitari”, ma benzina per la jihad.

Peggio ancora: gli indagati sono 25, tra cui Mohammad Hannoun – il capo della cellula italiana di Hamas, presidente dell’Associazione palestinesi in Italia – e ben otto arrestati. Ma il dettaglio che fa rabbrividire è il coinvolgimento diretto dei familiari di Hannoun: la moglie e due figli, consapevoli della destinazione reale dei fondi. I figli, secondo gli inquirenti, hanno persino mantenuto contatti e trasportato denaro. Una famiglia intera dedita al finanziamento del terrore: non un caso isolato, ma il modello tipico delle reti islamiste, dove la jihad passa di padre in figlio, infiltrando il tessuto sociale italiano.

Queste associazioni – La Palma, La Cupola d’Oro, ABSPP – operano alla luce del sole, con sedi in centri storici, raccolgono donazioni da ingenui italiani e comunità musulmane, e deviano tutto verso Gaza controllata da Hamas. Intercettazioni rivelano il panico dopo l’arresto di Abu Rashad in Olanda: ordini di cancellare dati, distruggere ricevute, nascondere hard disk. Ma il danno è fatto: milioni finiti in tasche jihadiste, mentre l’Italia tollera questa quinta colonna interna.

Questa non è “solidarietà palestinese”: è complicità con un’organizzazione terroristica che massacra civili, usa bambini come scudi umani e sogna la distruzione dell’Occidente. E tutto questo avviene in Lombardia, cuore economico d’Italia, con moschee e centri islamici che fungono da basi logistiche. Via Padova a Milano, via Venini: quartieri trasformati in enclavi dove la legge italiana è seconda alla “muqawama”.

Il coinvolgimento familiare di Hannoun è la ciliegina su una torta avvelenata: dimostra come l’immigrazione islamica crei dinastie jihadiste sul nostro suolo. Ricongiungimenti familiari portano mogli e figli che, invece di integrarsi, perpetuano la catena del terrore. I figli di Hannoun non sono “italiani di seconda generazione”: sono complici consapevoli, cresciuti in un contesto che odia l’Occidente.

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E mentre la Digos e la Guardia di Finanza fanno un lavoro eccellente, il governo Meloni si limita ad arresti spot senza toccare la radice del problema. Come si può sequestrare un milione oggi e continuare domani a importare migliaia di persone dagli stessi ambienti con decreti flussi? La Lombardia è invasa da comunità islamiche cresciute esponenzialmente, con natalità elevata e flussi continui da Paesi radicali.

È urgente un intervento radicale: **azzerare immediatamente l’immigrazione regolare da Paesi a maggioranza islamica**. Basta quote per Marocco, Egitto, Bangladesh, Pakistan: questi ingressi alimentano direttamente reti come quella di Hannoun. Bloccate i ricongiungimenti familiari che importano intere famiglie jihadiste.

E non fermatevi agli arresti: chiudete le associazioni coinvolte – La Palma, Cupola d’Oro, ABSPP – e tutte le moschee legate a UCOII o reti radicali. Via Padova, via Venini: sigillatele, revocate permessi, espellete indagati e familiari. Sequestrate beni, monitorate bonifici verso Medio Oriente.

Signora Meloni: questi 25 indagati, con familiari complici, sono la prova che l’islam radicale ha già messo radici profonde. Perquisizioni e sequestri sono necessari, ma insufficienti se non si ferma l’immigrazione che li genera. Azzerate i flussi regolari islamici, o la prossima inchiesta troverà 50 indagati, poi 100.

L’Italia non può più essere il bancomat di Hamas. L’Italia agli italiani: fermate questa infiltrazione familiare e demografica prima che le nostre città diventino Gaza 2.0. Il tempo delle mezze misure è finito – agite con durezza, o sarete complici della jihad made in Lombardia.

Rete Jihadista in Lombardia: 25 Indagati, Familiari Coinvolti e Milioni per Hamas – L’Italia è Già Occupata ultima modifica: 2025-12-28T16:39:30+00:00 da V
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