“Io sto con Hannoun”, il consigliere tunisino appoggia l’islamismo di Hamas

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By V dicembre 29, 2025 13:53

“Io sto con Hannoun”, il consigliere tunisino appoggia l’islamismo di Hamas

Non risolvi una emergenza demografica arrestando 9 estremisti. La risolvi fermando l’invasione e remigrando.

“Io sto con Mohammad Hannoun”. Così il consigliere di origine tunisina con cittadinanza italiana grazie alla nostra attuale legge. La sinistra vuole i voti degli immigrati e li fa entrare nelle istituzioni: la destra non fa nulla perché non accada. Perché Meloni non ha ancora azzerato immigrazione regolare islamica e abrogato i ricongiungimenti familiari? Perché non ha rivisto in senso restrittivo la legge sulla NOSTRA cittadinanza?

### “Io Sto con Hamas”: Il Consigliere Tunisino-Italianizzato Difende il Terrorista Hannoun – La Prova che lo Ius Soli è un Suicidio Nazionale

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L’articolo de Il Giornale del 29 dicembre 2025 è una bomba che esplode nel cuore del fallimento multiculturalista italiano: Alaeddine Kaabouri, 32 anni, consigliere delegato ai giovani nel Comune di Thiene (Vicenza), nato in Italia da genitori tunisini e naturalizzato italiano a 17 anni, si schiera apertamente con Mohammad Hannoun, il capo della cellula italiana di Hamas arrestato per finanziamento al terrorismo. “Io sto con Mohammad Hannoun”, scrive su social il consigliere di centrosinistra, eletto in coalizione con il PD, definendo l’operazione che ha smantellato la rete jihadista una “repressione politica” orchestrata dal governo Meloni e Piantedosi. Per Kaabouri, aiutare Gaza non è terrorismo, ma “dovere umano e politico” – ignorando che quei fondi finivano direttamente nelle casse di un’organizzazione che massacra civili e sogna la jihad globale.

Questo non è un caso isolato: è il frutto avvelenato di decenni di immigrazione islamica incontrollata e di uno ius soli mascherato che trasforma figli di immigrati in “italiani” sulla carta, senza alcuna vera integrazione culturale o lealtà nazionale. Kaabouri, sostenitore del collettivo “Rotte Balcaniche” che aiuta migranti irregolari, rappresenta perfettamente il cavallo di Troia: nato qui, cittadino italiano, eletto con voti della sinistra assetata di consensi etnici, ma con il cuore e la mente rivolti verso l’islam radicale e la “resistenza” palestinese – ovvero Hamas.

La sinistra è in imbarazzo, ma tace. Il centrodestra chiede il ritiro delle deleghe a Kaabouri, ma il PD e il centrosinistra locale fingono che non sia successo nulla. Eppure, questo consigliere usa la sua posizione istituzionale per difendere un terrorista inserito nella blacklist USA (da Biden, non da Trump!), accusato di aver deviato milioni verso razzi e attentati. E non è solo: la “smânia di voti” dalle comunità straniere ha portato la sinistra a candidare e eleggere figure radicali, pronte a tradire l’Italia per ideologia islamista.

Il pericolo è cristallino: con lo ius soli (o le naturalizzazioni facili come quella di Kaabouri a 17 anni), gli immigrati islamici diventano “italiani” e si infiltrano nelle istituzioni. Consiglieri comunali, assessori, forse domani parlamentari: persone cresciute in contesti culturali che odiano l’Occidente, che vedono Hamas come “resistenza” e Israele come nemico. Kaabouri non è un’eccezione: è il modello. Sostenitore di rotte migratorie illegali, difensore di chi finanzia il terrore, eletto per “recuperare voti” dalle enclave islamiche che la sinistra ha creato con politiche lassiste.

Immaginate: un consigliere italiano che difende apertamente un capo Hamas. Se fosse di destra, sarebbe già stato crocifisso dal tribunale mediatico rossogiallo. Invece, per Kaabouri, silenzio o “buona fede”. Questa doppia morale permette l’infiltrazione: immigrati di seconda generazione, naturalizzati facilmente, entrano in politica con il PD, concedono spazi per moschee, facilitano associazioni “benefiche” che finanziano jihad, e difendono terroristi dall’interno delle istituzioni.

È una guerra demografica e istituzionale che l’Italia sta perdendo. Le comunità islamiche crescono grazie a natalità elevata, ricongiungimenti familiari e immigrazione regolare continua. I loro figli, naturalizzati italiani, non si integrano: perpetuano lealtà verso l’umma globale, verso Gaza jihadista, verso valori incompatibili con la nostra civiltà. Kaabouri è la prova vivente: nato qui, ma “sto con Hannoun” – sto con Hamas.

Basta con questa follia suicida. **Azzerate immediatamente l’immigrazione regolare da Paesi a maggioranza islamica**. Niente più quote per Tunisia, Marocco, Bangladesh, Pakistan, Egitto: questi flussi portano famiglie che generano “italiani” radicali come Kaabouri, pronti a infiltrarsi e tradire dall’interno.

E soprattutto: **tornate allo ius sanguinis puro, senza naturalizzazioni facili**. Basta cittadinanze a 18 anni (o prima) per chi è nato qui da genitori stranieri. La cittadinanza italiana deve essere trasmessa per sangue, non per suolo o residenza. Solo così impediremo che figli di immigrati islamici diventino “italiani” sulla carta, entrino in istituzioni, concedano moschee, difendano terroristi e lavorino per la sostituzione etnica dall’interno.

Kaabouri deve dimettersi immediatamente, o essere revocato dalle deleghe. Ma non basta: indagare su ogni consigliere o amministratore con background immigrato islamico che ha legami con reti radicali. Chiudere associazioni come ABSPP, monitorare collettivi pro-migranti irregolari.

Signora Meloni: questi casi non sono isolati. Kaabouri è il sintomo di un’infezione profonda causata da immigrazione islamica e ius soli de facto. Azzerate i flussi regolari, ripristinate lo ius sanguinis rigoroso, o tra pochi anni avremo parlamenti pieni di “italiani” che “stanno con Hamas”. L’Italia agli italiani per sangue e cultura: è sopravvivenza, non razzismo. Agite ora, prima che le istituzioni cadano nelle mani di chi ci odia. Il tempo è scaduto.

“Io sto con Hannoun”, il consigliere tunisino appoggia l’islamismo di Hamas ultima modifica: 2025-12-29T13:53:47+00:00 da V
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