Milano senza concerto di Capodanno per paura dei Maranza
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### Benvenuti nel Capodanno Blindato della Milano Multiculturale: Piazza Duomo Off-Limits per Paura delle Baby Gang
**Milano, 31 dicembre 2025** – La notte di San Silvestro nella ex capitale morale d’Italia si presenta come un vero e proprio incubo securitario: piazza Duomo blindata, ingressi contingentati a sole 4.500 persone – metà della capienza normale –, divieto assoluto di bottiglie di vetro, lattine, alcolici e fuochi d’artificio. Ufficialmente, il motivo è la presenza delle strutture per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Ma tutti sanno la verità: è la paura di ripetere gli orrori degli anni passati, con le baby gang di seconde generazioni – i cosiddetti “maranza” – pronte a seminare terrore, molestie e violenze.
Perché nessuno inizia a indagare sui quei 30 milioni di euro che la Qatar Charity, espressione dei Fratelli Musulmani, ha inviato alle associazioni islamiche italiane? pic.twitter.com/Uln5YSKbmB
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 31, 2025
Come denunciato dalla giornalista Francesca Totolo su X, “Benvenuti nel Capodanno contingentato della Milano multiculturale”. Un post accompagnato da un’immagine che ritrae la piazza simbolo della città transennata e protetta da barriere anti-assalto, un simbolo della resa delle autorità davanti al degrado importato.
Non è un caso: negli ultimi Capodanni, piazza Duomo è diventata teatro di aggressioni sessuali di gruppo, stile “taharrush gamea” – la pratica di accerchiamento e molestie collettive importata da certe culture. Lo scorso anno, decine di denunce per stupri e abusi da parte di bande prevalentemente nordafricane e di seconda generazione. Ragazze italiane e straniere circondate, palpeggiate, umiliate mentre le forze dell’ordine, in minoranza numerica, potevano solo assistere impotenti. Poliziotte in lacrime, vittime traumatizzate, video vantati sui social dai predatori.
Quest’anno, il sindaco Beppe Sala e il prefetto Claudio Sgaraglia hanno scelto la via della ritirata: niente concerto, niente festa tradizionale, solo controlli serrati e varchi presidiati. La Galleria Vittorio Emanuele sorvegliata speciale, stazioni metro chiuse, movida blindata. Ma basterà? Le “maranza” – quelle baby gang drogate, armate di botti illegali e coltelli, cresciute con il welfare italiano ma animate da odio verso il Paese che le ha accolte – annunciano già la loro presenza sui social. Periferie in fermento, stazioni come Centrale e Garibaldi a rischio assalti, vandalismi pronti a esplodere.
Milano, un tempo città aperta e festosa, oggi è ostaggio dell’immigrazione incontrollata. Seconde generazioni non integrate, radicalizzate, che urlano slogan contro l’Italia mentre godono di bonus e assistenza pagati dai contribuenti. Il risultato? Tradizioni cancellate, piazze blindate, cittadini costretti a festeggiare altrove per paura di rapine, scippi o peggio.
La sinistra al governo della città parla di “sicurezza” e “strutture olimpiche”, ma è un’ammissione di sconfitta: non si riesce più a garantire l’ordine nel cuore di Milano senza barricate. Intanto, i decreti flussi continuano a importare migliaia di persone, ricongiungimenti familiari senza controllo, naturalizzazioni facili.
Remigrazione subito: espulsioni per delinquenti stranieri e relative famiglie, revoca della cittadinanza per chi delinque, stop all’immigrazione non europea. Altrimenti, il prossimo Capodanno sarà ancora peggio, e non ci sarà più nessuna piazza sicura per gli italiani.
Italia agli italiani: questa notte, difendiamo le nostre tradizioni o le perderemo per sempre. #BuonAnno2026? Solo se reagiamo al degrado multiculturale.



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