Che il 2026 sia l’anno della vittoria: l’Italia è degli italiani

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**Cari lettori di Vox, patrioti italiani che non chinano la testa,**

mentre il 2025 si conclude tra i botti ipocriti di una festa che nasconde la decadenza di questa nazione, voglio rivolgervi i miei più sinceri auguri. Non quelli zuccherosi dei media di regime, che vi augurano “pace e amore” mentre aprono le porte all’invasione. No, i nostri auguri sono diversi: sono auguri di lotta, di resistenza, di riscatto.

Il 2025 è stato un altro anno di tradimento. Abbiamo visto i porti rimanere spalancati, le ONG straniere fare da taxi per clandestini, i decreti flussi regalare migliaia di ingressi “regolari” da Paesi islamici che non hanno nulla a che fare con la nostra civiltà. Abbiamo assistito alla sostituzione etnica accelerare: quartieri trasformati in enclavi straniere, scuole dove i nostri figli sono minoranza, strade dove la legge italiana è un optional e il Corano detta le regole. Il Male – quello globale, quello che vuole cancellare l’identità europea, cristiana, italiana – ha avanzato, protetto da chi siede al potere e dai complici del pensiero unico.

Ma il 2026 deve essere diverso. Deve essere l’anno della svolta. Auguro a tutti voi, e a tutta l’Italia che resiste, che il 2026 sia l’anno in cui chi governa finalmente chiuda i porti una volta per tutte, azzeri l’immigrazione regolare islamica – basta quote da Marocco, Pakistan, Bangladesh, Tunisia! – e dichiari guerra aperta al Male che ci circonda. L’anno in cui respingiamo l’invasione demografica, smantelliamo le moschee radicali che predicano odio, e ci riprendiamo tutto quello che è nostro: le nostre città, le nostre tradizioni, la nostra sovranità, il futuro dei nostri figli.

Non sarà l’anno della “rivolta” cieca, ma dell’azione decisa, patriottica, legale: l’anno in cui il popolo italiano dice basta alla corruzione globale che vuole ridurre la nostra Patria a una landa senza identità, senza radici, senza orgoglio.

Che il 2026 sia l’anno della vittoria. L’anno in cui l’Italia torna agli italiani.

Buon Anno, Italia. Restiamo uniti, vigili, implacabili.