Studenti distruggono crocifissi nelle scuole italiane: è emergenza

V
By V novembre 10, 2024 16:19

**L’Immigrazione Islamica e i Ricongiungimenti Familiari**

L’episodio avvenuto alla scuola Parini di Torino, dove bambini di 10 anni hanno gettato crocifissi dalla finestra, non è solo un atto di vandalismo scolastico; è un simbolo allarmante di un problema più profondo che riguarda l’immigrazione islamica in Italia. Questo incidente non può essere liquidato come semplice “stupidaggine”; rappresenta la punta dell’iceberg di un fenomeno che molti preferiscono ignorare: l’immigrazione di ripopolamento.

I ricongiungimenti familiari, pensati come un mezzo per riunire famiglie, si sono trasformati in un veicolo per un’alterazione demografica e culturale senza precedenti. La domanda che emerge è chiara: perché i cittadini italiani devono sopportare il costo economico e culturale di questo cambiamento? Pagare le tasse per finanziare insegnanti che debbano gestire situazioni di questo calibro non è solo una questione di educazione multiculturale, ma un’invasione silenziosa delle nostre tradizioni e credenze.

L’approccio multiculturale, promosso dalla scuola Parini, si è dimostrato inadeguato a gestire le tensioni tra culture diverse, specialmente quando queste si esprimono attraverso atti di disprezzo verso simboli che hanno un significato profondo per una parte della popolazione. Non si tratta di non rispettare altre religioni, ma di proteggere i valori e le tradizioni che per secoli hanno definito l’identità italiana.

Questo episodio solleva una questione critica: perché continuare a importare una cultura che, anche nei suoi membri più giovani, mostra segni di rifiuto o incomprensione verso i simboli religiosi cristiani? È chiaro che il problema non è solo di educazione, ma di integrazione fallimentare. Le nostre scuole non possono essere le prime linee di una battaglia culturale che noi stessi abbiamo avviato con politiche di immigrazione mal concepite: l’immigrazione islamica, semplicemente, non deve esistere in Italia.

L’Italia ha bisogno di una riflessione seria sulle politiche migratorie. Si tratta di riconoscere che l’attuale sistema di ricongiungimenti familiari ha creato una situazione di conflitto culturale che minaccia la coesione sociale. Dobbiamo proteggere non solo la nostra economia, ma soprattutto la nostra cultura e identità nazionale.

L’incidente a Torino non dovrebbe essere un caso isolato da cui prendere lezioni di tolleranza ma un campanello d’allarme per una revisione drastica delle nostre politiche migratorie. È tempo di chiedersi se vogliamo un futuro dove i nostri simboli culturali siano letteralmente gettati dalla finestra, o se preferiamo preservare la nostra identità.

Studenti distruggono crocifissi nelle scuole italiane: è emergenza ultima modifica: 2024-11-10T16:19:43+00:00 da V
V
By V novembre 10, 2024 16:19
Write a comment

1 Comment

  1. Marino Danielis novembre 10, 16:52

    se vogliamo continuare ad importare individui che non hanno niente a che fare con la nostra cultura, saremo sommersi. Abbiamo per tre volte fermato l’invasione musulmana nel passato a Poitiers, Lepanto, Vienna. Non siamo capaci di opporci a questa invasione che avviene in modo subdolo?

    Reply to this comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*