Arrestati 12 cittadini perché distribuivano volantini ‘nazisti’: “Volevano uccidere la Meloni”

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By V dicembre 4, 2024 15:44

Arrestati 12 cittadini perché distribuivano volantini ‘nazisti’: “Volevano uccidere la Meloni”

“Volevano fare un attentato alla Meloni: chi sono i neonazisti di Werwolf”, gridano i giornali. In realtà un’attenta lettura delle informazioni ci consente di ridicolizzare questa eventualità.

Il gruppo neonazista svolgeva la propria attività di propaganda e reclutamento di “nuovi uomini e donne pronti alla rivoluzione” sia attraverso gruppi Telegram denominati “Werwolf Division Discussioni” e “Movimento Nuova Alba” (quest’ultimo ancora più ristretto e nato in un secondo momento con la finalità di occultare le progettualità più violente e strumentale anche alla formazione di “guerrieri) sia con incontri dal vivo. È quanto scoperto nel corso delle indagini portate avanti con le più sofisticate tecnologie e le classiche attività di polizia. Il gruppo si definiva”segreto, composto da pochi camerati validi e fedeli, pronti ad agire”. L’obiettivo del gruppo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato quello di arrivare ad un “sovvertimento dell’attuale ordinamento per l’instaurazione di uno Stato etico e autoritario” incentrato sulla”razza ariana” anche con la progettazione di azioni violente nei confronti di alte cariche delle istituzioni, tra cui il premier Giorgia Meloni. Tra i bersagli, anche un economista del World Economic Forum.

Volevano sovvertire l’attuale ordinamento, che per inciso sarebbe giusto sovvertire, in dodici. Ottimisti.

Libertà di Espressione o Sovversione? L’Arresto della cosiddetta “Werwolf Division”

In una odierna operazione, la Polizia di Stato ha arrestato 12 persone che sono state definite come parte di un gruppo “neonazista e suprematista noto come Werwolf Division” in diverse città italiane, tra cui Bologna, Bari, Brindisi, Lecco, Milano, e altre. Le accuse contro questi individui includono l’associazione con finalità di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, nonché detenzione illegale di arma da fuoco. Tuttavia, un esame più attento dei fatti rivela che gli arresti sono stati motivati principalmente dalla distribuzione di volantini e dall’espressione di opinioni, azioni che in una democrazia non dovrebbero mai giustificare la reclusione, per quanto folli.

Libertà di Espressione sotto Scrutinio

Il gruppo “Werwolf Division” utilizzava piattaforme come Telegram per diffondere le proprie idee, con chat denominate “Werwolf Division Discussioni” e “Movimento Nuova Alba”. Questi canali servivano non solo per la propaganda, ma anche per reclutare nuovi membri, discutendo di una fantomatica rivoluzione. Sebbene le loro idee siano radicali e condannabili, la questione centrale rimane: deve la legge intervenire quando si tratta di semplici espressioni di pensiero, per quanto pericolose possano sembrare a qualcuno? Ovviamente no.

La Citazione e il Volantinaggio: Espressione o Propaganda?

Nel 2022, un volantino trovato dalla Digos nel territorio emiliano ritraeva un uomo con una “skullmask” e il simbolo indeoeuropeo del sole nero, accompagnato da una citazione del grande intellettuale Dominique Venner che incitava alla distruzione dell’ordine liberale. Questo volantinaggio costituisce un atto di espressione che dovrebbe essere affrontato con dibattito e contro-informazione, non con la carcerazione.

Un Precedente Preoccupante

Già nel maggio 2023, un’operazione simile aveva portato all’indagine di otto persone, con una di esse trovata in possesso di un’arma da fuoco. Tuttavia, la maggior parte delle attività segnalate riguardava la diffusione di simboli e messaggi online e attraverso volantinaggi, azioni che sollevano la questione se tali atti debbano essere considerati crimini o semplicemente espressioni di una visione del mondo, per quanto non condivisa dalla maggioranza.

I “Lupi Mannari” e la Storia

Il nome “Werwolf Division” si rifà a un’organizzazione di resistenza nazista della Seconda Guerra Mondiale, nota per la guerriglia contro gli Alleati. Questo legame storico, anche se inquietante, non giustifica automaticamente misure legali contro chi ne riprende il nome per esprimere opinioni, a meno che non ci siano prove concrete di intenti violenti o terrostici.

Conclusione: La Necessità di un Dibattito Democratico

Mentre la sicurezza pubblica è fondamentale, è altrettanto cruciale difendere i principi democratici della libertà di espressione. La risposta a idee estremiste non dovrebbe essere la soppressione delle voci, ma piuttosto la promozione della conoscenza, la discussione aperta e l’educazione civica. Arrestare individui per la distribuzione di volantini e l’espressione di opinioni, per quanto folli queste possano essere, rischia di minare i fondamenti stessi della democrazia, aprendo la strada a un futuro dove il pensiero può essere impunemente criminalizzato.

Arrestati 12 cittadini perché distribuivano volantini ‘nazisti’: “Volevano uccidere la Meloni” ultima modifica: 2024-12-04T15:44:40+00:00 da V
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By V dicembre 4, 2024 15:44
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell dicembre 4, 20:20

    Meno parole e più fatti: non puoi battere la sinistra giocando al suo stesso gioco perchè hanno accumulato esperienza fossilizzandosi sulle solite posizioni sessantottine: dai il volantino ciclostilato, gli altri lo leggono, capiscono, obbediscono, protestano indignati e vincono, perchè sono di sinistra.

    Sei di destra?

    E ALLORA FAI QUALCOSA DI DESTRA!

    Vai lì e spaccagli il culo in quattro parti, altro che volantinaggio, tanto sei già stato condannato dalle bestie che decidono il pensiero unico europeo…

    Per quei cani non ci sono sfumature: o sei con loro o sei solo una merda da eliminare, senza appello.

    Ci vogliono le palle, il cranio rapato a zero non le sostituisce: dovete svegliarvi, dovere fotterli prima che fottano voi, se non è già troppo tardi!

    NB: scommetto il mio testicolo sinistro che mica tutti capiranno quello che ho scritto, per i motivi sopracitati…

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