I nuovi arrivati islamici sgomberano i fedeli cristiani – VIDEO
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L’Islamizzazione dell’Italia: Un’Ombra Minacciosa all’Orizzonte
Siria, pulizia etnica a Malula, baluardo cristiano del Paese dove si parla ancora l’aramaico: dopo le minacce dei “jihadisti moderati”, la popolazione cristiana fugge da Malula. pic.twitter.com/XqIzdAO3ei
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 29, 2024
L’Italia sta affrontando una crisi che potrebbe minare le fondamenta stesse della nostra cultura e identità: l’islamizzazione del nostro paese. La situazione in Siria, e in particolare nella più antica città cristiana di Maalula, ci offre un inquietante presagio di ciò che potrebbe accadere qui attraverso l’immigrazione regolare di massa.
Maalula: Un Simbolo di Cristianità Sotto Assedio
Maalula, un piccolo villaggio siriano, è stato per millenni un baluardo della cristianità, uno dei rari luoghi dove ancora si parla l’aramaico, la lingua di Gesù Cristo. Tuttavia, con la presa del potere da parte di gruppi jihadisti, eufemisticamente chiamati “moderati”, questo simbolo di fede e storia sta vivendo un vero e proprio incubo. La popolazione cristiana di Malula è costretta alla fuga, vittima di una pulizia etnica che ha visto l’uso di minacce, intimidazioni e violenze da parte di questi miliziani.
Queste azioni non sono isolate, ma parte di un piano più ampio di islamizzazione, dove la tolleranza e la convivenza pacifica vengono sostituite con la dominazione e la repressione. Le moschee sorgono dove una volta c’erano chiese, e i cristiani sono cacciati dalle loro case ancestrali, un destino che potrebbe attendere anche l’Italia se non si interviene.
L’Immigrazione Regolare: Una Porta Aperta all’Islamizzazione
L’Italia, con le sue politiche migratorie attuali, potrebbe essere sulla strada per diventare il prossimo Maalula. L’immigrazione regolare di massa, spesso lodata come una risorsa, porta invece persone che sono incompatibili con i nostri valori e la nostra storia.
La nostra nazione sta assistendo a un cambiamento demografico che potrebbe alterare irreversibilmente il tessuto sociale e culturale italiano. Le comunità musulmane, che crescono rapidamente, iniziano a richiedere spazi per la preghiera, modifiche legislative che riflettano le loro leggi religiose, e a volte mostrano disprezzo per le tradizioni locali. Questo non è un’integrazione, ma un tentativo di islamizzazione. Già usano le nostre chiese come moschee.
Un Appello alla Vigilanza
Non possiamo permetterci di cadere nel tranello del multiculturalismo senza considerare le conseguenze. La storia di Maalula deve servire da monito: l’Italia potrebbe vedere le sue città e paesi trasformati, con la propria identità cristiana e laica messa a rischio. I “jihadisti moderati” di oggi potrebbero essere gli oppressori di domani in Italia, che con la forza o con la politica, cambiano il volto della nostra nazione.
È imperativo che il nostro governo agisca ora per preservare l’identità italiana. Dobbiamo controllare rigorosamente l’immigrazione, assicurandoci che chi entra nel nostro paese non arrivi da paesi islamici.
La difesa della nostra cultura, la protezione dei nostri luoghi sacri e la salvaguardia delle nostre tradizioni non sono solo diritti, ma doveri verso le generazioni future.
L’Italia non deve diventare un’altra Maalula. Dobbiamo svegliarci prima che sia troppo tardi.
Non dimentichiamo che, piagnucolando e facendosi compatire, i mussulmani hanno occupato le istituzioni, delegittimandole con la loro incapacità di fondo.
Parlo dell’ONU e di altre istituzioni dove si applicano le leggi imparzialmente ma con un occhio di riguardo per i loro fratelli, vedi la storia della merda assassina rohinga (la cito perchè se in europa si opponessero con le armi all’invasione dei baluba arriverebbero i caschi blu a difenderli, ecco il motivo del ricatto ai governi di destra)
L’esempio viene dall’OMS, presieduta da un baluba comprato con 500.000 dollari da Pechino, mentre il presidente saudita della FIA “sposta” la Formula uno in paesi del terzo mondo e sono già spariti gli storici gp di francia e germania.
Ci stanno rubando il mondo?
E chissà come faranno a tenerlo assieme quando si romperà qualcosa: mi riferisco al crollo del sudafrica una volta che lo hanno “sbiancato”, avevano addirittura l’atomica e adesso patiscono i blackout perchè non fanno manutenzione alle centrali elettriche…