Media stranieri: ragazze violentate da islamici in Piazza Duomo a Capodanno
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Quante Violenze Sessuali a Piazza Duomo a Capodanno? La Verità Che i Media Ci Nascondono
Milano, città simbolo della cultura italiana, è diventata un inferno per le nostre figlie, sorelle, amiche. Piazza Duomo, un tempo cuore pulsante di celebrazioni e tradizione, si è trasformata in un teatro di violenze sessuali brutali. Ma quante violenze sono state perpetrate sotto il naso di questo Stato in disfacimento? Quanti crimini sono stati nascosti sotto il tappeto del politically correct?
Siamo a conoscenza di queste violenze solo grazie ai media stranieri, visto il totale blackout informativo di quelli italiani:
I resoconti parlano di orde islamiche che hanno preso d’assalto la piazza, trasformando un evento festivo in una scena di guerra. Le vittime, giovani donne, sono state circondate, molestate e violentate da gruppi di uomini che hanno mostrato un disprezzo assoluto per la dignità umana. La pratica del “Taharrush Gamea”, già tristemente nota in Europa, ha fatto la sua comparsa anche qui, dimostrando che non abbiamo imparato nulla dagli errori del passato.
Ma la domanda che dobbiamo farci è: quanti di questi atti di barbarie sono stati portati alla luce? I media italiani, presi dal terrore di essere accusati di islamofobia o razzismo, hanno taciuto, hanno censurato, hanno coperto la verità con un velo di omertà. Quante ragazze sono state sacrificate sull’altare di una narrazione politically correct? Le testimonianze parlano di almeno una dozzina di casi, ma quanti altri sono rimasti nell’ombra, vittime di un sistema che preferisce nascondere la realtà piuttosto che affrontarla?
Una poliziotta ha pianto, dichiarando apertamente la sua impotenza di fronte a questa barbarie. Questo è il grido di un’intera nazione che si sente tradita dai suoi protettori, dai suoi media, da coloro che dovrebbero garantire sicurezza. I “maranza”, come vengono chiamati, hanno trasformato Piazza Duomo in una zona di guerra, dove le donne non sono più sicure di festeggiare un nuovo inizio.
L’integrazione è fallita. La nostra cultura, la nostra sicurezza, la nostra dignità sono state calpestate da chi non rispetta le nostre leggi, i nostri valori. Ma i media, invece di denunciare questo scempio, scelgono di nascondere la verità, di proteggere una narrazione che mette in pericolo le nostre donne.
È ora di chiedere conto. Quante violenze sessuali sono state veramente commesse? Cosa ci stanno nascondendo i media? È tempo di smettere di giocare con la sicurezza delle nostre città, di smettere di proteggere chi non merita protezione. Milano, e con essa tutta l’Italia, deve alzare la voce, deve pretendere la verità e giustizia per le vittime di questa notte di terrore.
Non possiamo accettare che la nostra cultura, la nostra sicurezza, sia sacrificata per il quieto vivere di chi non rispetta il nostro paese. È tempo di un risveglio, di un ritorno alla verità, alla sicurezza, alla dignità. Basta con il silenzio, basta con la complicità. L’Italia merita di meglio, le nostre donne meritano di meglio.
Qualche annetto fa la sinistra urlava che “gli alpini avevano stuprato in massa migliaia di donne durante la loro festa perchè fascisti”, non ricordo più dove, perchè la murgia aveva sentenziato che un fischio di ammirazione e una penetrazione anale erano la stessa cosa, secondo lei.
Oggi la stessa sinistra tace con assordante silenzio, rinunciando persino all’opportunità di incolpare il governo forse perchè glielo hanno ordinato…