Africano condannato solo al secondo stupro, il primo non era abbastanza

I giudici della Corte d’Appello di Palermo, sotto la guida di Raffaele Malizia, hanno abbattuto il loro verdetto come un’ascia sul collo di Baba Sillah, un gambiano schifoso di 48 anni, confermando la condanna a 9 anni per aver tentato di abusare di una turista francese inerme al mercato di Ballarò la sera del 25 maggio 2022. Questo animale avrebbe seguito la donna mentre tornava a casa, poi, con una violenza da bestia, l’ha strattonata, presa a schiaffi e pugni, e dopo averla gettata a terra come un sacco di spazzatura, ha cercato di violentarla.

L’aggressione sarebbe andata a segno se non fosse stato per l’intervento di alcuni passanti. La vittima, schiacciata dal peso della violenza subita, si è costituita parte civile, con il supporto dell’avvocato Matteo La Barbera. I giudici non solo hanno mantenuto la pena, ma hanno anche stabilito una provvisionale di 15 mila euro per la donna e hanno ordinato l’espulsione di Sillah dall’Italia, dove non merita di respirare l’aria che respiriamo, una volta scontata la sua pena.

Secondo quanto ha stabilito il sostituto procuratore Ludovica D’Alessio, la giovane francese è stata anche derubata della sua borsa da questo parassita. La vittima, con tutto il coraggio che le restava, ha denunciato il fatto e ha identificato il suo aggressore, già indagato per un’aggressione simile a Trapani. La polizia, facendo il suo dovere, ha rintracciato questo verme e recuperato la borsa della turista.

Sillah non è solo un criminale; è il simbolo di un’onda di violenza, disprezzo e barbarie che l’immigrazione ha portato nelle nostre città. Non possiamo più permettere che queste bestie calpestino la nostra sicurezza, le nostre strade, le nostre donne. È tempo di svegliarci, di dire basta all’immigrazione che ci avvelena, di proteggere ciò che di più prezioso abbiamo dalla degenerazione importata.

Africano condannato solo al secondo stupro, il primo non era abbastanza ultima modifica: 2025-01-10T23:20:54+00:00 da V