Immigrati cacciano poliziotti dai ‘loro’ quartieri – VIDEO
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Roma in Ostaggio: Quarticciolo, Il Quartiere Dove Gli Immigrati Dettano Legge
Il quartiere Quarticciolo di Roma è diventato un vero e proprio simbolo della follia delle politiche migratorie italiane. Qui, dove una volta regnava la legge dello Stato, oggi domina l’anarchia degli spacciatori africani. Le ultime notizie che giungono da questo angolo dimenticato di Roma sono sconvolgenti e testimoniano una realtà che nessun italiano dovrebbe accettare: la polizia è sotto attacco, e i giudici sembrano proteggere i criminali.
In un episodio recente, una volante della polizia è stata bloccata da un gruppo di spacciatori che cercavano di far scappare uno dei loro, un africano. I poliziotti, accerchiati e minacciati, non hanno potuto fare altro che assistere impotenti alla fuga del criminale. Questa scena non è solo un affronto alla legge ma rappresenta un fallimento totale del sistema di sicurezza. Se i poliziotti avessero risposto con la forza letale, abbattendo una decina di questi spacciatori, sarebbe stato un atto di giustizia. Perché siamo in guerra. Una guerra non dichiarata, ma reale, dove il nemico non rispetta le regole del vivere civile. E in guerra, il nemico va eliminato prima che elimini te.
Ma la vergogna non finisce qui. Sempre al Quarticciolo, cento spacciatori africani non solo hanno avuto il coraggio di picchiare i poliziotti, ma lo hanno fatto con il tacito consenso dei magistrati. I giudici, in un atto di irresponsabilità che rasenta il tradimento, liberano questi delinquenti, permettendo loro di continuare a seminare il caos. Un 26enne tunisino, richiedente asilo con precedenti penali, ha pestato gli agenti che cercavano di identificarlo, innescando una rivolta nel quartiere. E invece di essere punito, è stato lasciato libero. Questo non è solo “giusto”, come alcuni osano dire; è una vergogna nazionale, una dimostrazione di come la giustizia italiana sia ormai piegata alle esigenze di chi viola la legge piuttosto che a quelle di chi la difende.
Da Busto Arsizio a Roma, la storia si ripete: immigrati che abusano della nostra ospitalità per commettere crimini, protetti da un sistema giuridico che sembra aver perso ogni senso di giustizia e responsabilità. È chiaro che l’immigrazione incontrollata, combinata con una politica giudiziaria lassista, ha trasformato quartieri come il Quarticciolo in zone franche per il crimine, dove la parola “ordine pubblico” è diventata un ossimoro.
È tempo di prendere atto che questa non è più una questione di accoglienza o di integrazione, ma di sopravvivenza di una società civile. Gli italiani meritano di vivere in sicurezza nelle loro città. Se il governo e i giudici non sono in grado di garantire questo diritto fondamentale, allora forse è arrivato il momento di chiedere a gran voce un cambiamento radicale. Perché continuare a tollerare questa situazione è non solo un errore, ma un crimine contro la nostra nazione, contro i nostri figli e contro il nostro futuro.
Avevo dei parenti che pretendevano di entrare in casa mia per dare ordini, adesso che li ho mandati affanculo si lamentano che lo zio ricco li ha diseredati: non ci vuole mica tanto a cacciare via certi umanoidi, il problema semmai è pulire bene per cancellarne l’odore…