Nella città governata dal Pd i migranti impediscono alle donne italiane di lavorare

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By V febbraio 18, 2025 23:29

Nella città governata dal Pd i migranti impediscono alle donne italiane di lavorare

Italia sotto Assedio: Azzeriamo i Ricongiungimenti Familiari Ora!

 

Italia sotto Assedio: Azzeriamo i Ricongiungimenti Familiari Ora!

Un urlo di rabbia si alza da Modena, ma potrebbe essere da qualsiasi città italiana: siamo stanchi, siamo esasperati, siamo terrorizzati. Anna, 27 anni, commessa della storica Salumeria Giusti, è solo l’ultima vittima di un Paese che non si riconosce più, strangolato da un’invasione di immigrati di seconda generazione che sta trasformando le nostre strade in giungle senza legge. Dopo anni di lavoro, Anna ha detto basta, licenziandosi non per capriccio, ma per salvare la pelle. Colpa di una baby gang di giovani africani o magrebini, figli di un’immigrazione scellerata, che l’ha perseguitata con pedinamenti, minacce, gesti come il taglio della gola mimato e pistole finte. Un incubo che l’ha spinta a rifugiarsi nei negozi aperti pur di sfuggire a questi selvaggi cresciuti qui, ma senza un briciolo di rispetto per chi li ospita.

Da Modena a Tutta Italia: Una Nazione in Ostaggio

Modena non è un’eccezione, è lo specchio di un’Italia al collasso. Da Nord a Sud, le nostre città sono sotto assedio. A Milano, a Torino, a Roma, a Napoli, il copione è lo stesso: bande di immigrati di seconda generazione, nati e cresciuti qui grazie ai ricongiungimenti familiari, che seminano terrore e distruggono il tessuto sociale. Anna non può più camminare in Via Emilia o Largo Garibaldi senza guardarsi le spalle, e lo stesso vale per le donne di ogni quartiere popolare o centro storico del Paese. Sono le nostre lavoratrici, le nostre sorelle, le nostre figlie a pagare il prezzo di politiche folli che hanno spalancato le porte a chi non ha alcuna intenzione di integrarsi.

Quindici ragazzi che bloccano la strada, che minacciano, che ridono della nostra paura: questo è il risultato di anni di ricongiungimenti familiari indiscriminati, che hanno portato qui famiglie incapaci di educare i figli, lasciando che crescano come predatori nelle nostre città. Sono italiani solo sulla carta, ma nei fatti sono estranei, ostili, pronti a colpire chi osa incrociare il loro cammino. E noi? Abbandonati da uno Stato cieco e sordo, lasciati soli a subire le conseguenze di un’integrazione mai avvenuta.

Il Silenzio dei Complici: Dove Sono i Difensori delle Donne?

E mentre Anna viveva il suo calvario, dove erano le femministe con i loro slogan? Dove erano i sindacati che dovrebbero tutelare i lavoratori? Silenzio assoluto. Nessuno ha alzato la voce per una 27enne costretta a scegliere tra il lavoro e la vita, perché affrontare la verità è scomodo: questi non sono “ragazzi difficili”, sono il fallimento di un sistema che ci sta vendendo al miglior offerente. Le femministe tacciono, i sindacati si girano dall’altra parte, e le amministrazioni locali di sinistra balbettano scuse mentre i centri storici muoiono, svuotati dai cittadini e riempiti di immigrati che dettano legge.

Daniele Morandi, titolare della Salumeria Giusti, è furibondo: “Perdiamo una professionista perché non possiamo garantire sicurezza. Devo assumere solo maschi, magari immigrati, per evitare aggressioni? È assurdo!” Ha ragione da vendere. Siamo al paradosso: le donne italiane non possono più lavorare in sicurezza, mentre i figli degli immigrati, coccolati da anni di buonismo, ci tengono in scacco. È una discriminazione al contrario, una follia che grida vendetta.

La Radice del Male: Ricongiungimenti Familiari Fuori Controllo

Basta girarci intorno: il problema sono i ricongiungimenti familiari. Ogni anno, migliaia di persone entrano in Italia senza controlli, portando con sé famiglie che non si integrano e figli che diventano bombe a orologeria. A Modena come a Bologna, a Genova come a Palermo, queste baby gang sono il frutto avvelenato di una politica migratoria dissennata. Non si tratta di razzismo, si tratta di sopravvivenza: non possiamo più permettere che le nostre città siano ostaggio di chi le odia, di chi le usa come terreno di conquista.

Gli immigrati di seconda generazione come quelli che hanno tormentato Anna non sono un’eccezione, sono la norma in un Paese che ha perso il controllo. Nati qui, cresciuti qui, ma senza valori, senza rispetto, senza paura delle leggi. E la colpa è di chi continua a dire “sì” a ogni richiesta di ricongiungimento, importando caos e insicurezza. Azzeriamoli, ora. Basta ingressi indiscriminati, basta sacrificare i nostri cittadini sull’altare di un’utopia fallita.

Riprendiamoci l’Italia: È Ora di Agire

Modena non merita questo. Anna non merita questo. Nessuna città italiana merita di vivere nella paura. Vogliamo le nostre strade indietro, vogliamo sicurezza, vogliamo che le donne possano lavorare e tornare a casa senza tremare. Chi ha permesso questa deriva deve assumersi le proprie responsabilità: ogni minaccia, ogni aggressione, ogni licenziamento forzato è un crimine contro di noi, e il sangue è sulle mani di chi ha spalancato le porte al disastro.

Azzeriamo i ricongiungimenti familiari, chiudiamo i rubinetti di un’immigrazione che ci sta soffocando, e riprendiamoci il nostro futuro. Non è più una questione di politica, è una questione di vita o di morte per la nostra nazione. Prima che sia troppo tardi, svegliamoci: l’Italia non può più aspettare.

 

Nella città governata dal Pd i migranti impediscono alle donne italiane di lavorare ultima modifica: 2025-02-18T23:29:59+00:00 da V
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By V febbraio 18, 2025 23:29
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2 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell febbraio 19, 10:49

    Nel ’19 siam passati nel Modenese col mio gruppo svizzero “viaggi & vacanze” e ho potuto fare toccare con mano la realtà industriale dell’Italia facendo notare che non c’erano spazi liberi tra le varie aziende alimentari, ceramiche e meccaniche, men che mai aziende dismesse: tutto funzionava al 100%.
    E adesso mi dite anche questa zona è diventata una colonia infetta di parassiti?
    VOTATE ROSSO: LO PRENDERETE NEL CULO CON GIOIA!!!

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  2. Paolo sacchi febbraio 19, 18:20

    Spero tanto che Anna, 27 anni, della storica salumeria giusti, sia una femminista di sinistra, così assaggia un po’ del marciume che ha contribuito a portare qui

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