L’islamica che vuole imporre il velo alle italiane – VIDEO
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INVIATA METTE IL BURQA: ECCO COME L’ISLAM SCHIAVIZZA LE DONNE!
L’inviata ha indossato il burqa e si è infiltrata in un mondo che molti vogliono ignorare: quello dell’Islam che sta prendendo piede in Italia. Quello che ha scoperto è agghiacciante: nelle moschee, anche qui da noi, viene predicato che le donne devono portare il velo – burqa, hijab o niqab – come obbligo religioso, e chi si ribella merita di essere picchiata. Non è un’eccezione, non è una frangia: è la norma di una cultura che considera le donne poco più che oggetti da controllare, sottomettere e punire. Mentre i sindaci PD celebrano il Ramadan e spalancano le porte all’immigrazione islamica, questo è il futuro che ci aspetta: un’Italia dove le nostre figlie saranno costrette a velarsi o a subire violenza, come già accade altrove.
Sotto il burqa, l’inviata ha ascoltato sermoni che gelano il sangue: “Il velo è un dovere per ogni musulmana, è la volontà di Allah”, tuonano gli imam, “e se una donna lo rifiuta, l’uomo ha il diritto di correggerla, anche con la forza”. È la sharia nuda e cruda, quella che in Iran fa frustare le ragazze per un ciuffo di capelli scoperto, quella che a Cremona ha spinto due musulmane a schiaffeggiare una ragazza italiana per un panino mangiato durante il Ramadan. Non è folklore, è un sistema: nelle moschee si insegna che il corpo femminile è una minaccia da nascondere, e che disobbedire giustifica le percosse. La nostra inviata, coperta da capo a piedi, ha provato sulla sua pelle l’umiliazione di essere ridotta a un’ombra, un’esperienza che nessuna donna italiana dovrebbe mai vivere. Eppure, questo è ciò che l’Islam porta con sé, e che sta già attecchendo qui.
Basta guardare i numeri: 251.209 clandestini sbarcati sotto il governo Meloni, molti dei quali musulmani che arrivano con queste idee nella testa. E i sindaci PD, da Torino a Reggio Emilia, invece di fermare l’invasione, finanziano centri di accoglienza con il PNRR e si genuflettono al Ramadan per qualche voto in più. Intanto, nelle loro città, le ronde della sharia iniziano a colpire: a Cremona, una ragazza è stata aggredita per un panino; domani potrebbe essere per una gonna o per aver detto “no” al velo. L’unica salvezza è azzerare l’immigrazione islamica regolare e irregolare, prima che le moschee diventino tribunali e le nostre donne schiave velate. La nostra inviata lo ha visto con i suoi occhi: l’Islam tratta le donne come prigioniere, e chi non si sveglia ora si pentirà quando sarà troppo tardi. Altro che integrazione: questa è sottomissione!
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