Ursula vuole cancellare le nazioni usando il suo esercito UE

Emergenza esistenziale. Queste le parole con cui Ursula von der Leyen giustifica il suo ultimo piano folle: “ReArm Europe”, un progetto da 800 miliardi di euro per riarmare il continente, presentato come una necessità urgente per la sicurezza europea. Ma quale emergenza? L’unica crisi visibile è quella del suo delirio di potere, un’ossessione per controllare tutto e tutti, mettendo le mani su montagne di denaro pubblico senza nemmeno passare per un voto parlamentare. Siamo di fronte a un’Europa che scivola verso un regime in salsa sovietica, con Ursula nel ruolo della zarina incontrastata.

Il piano è inaccettabile, punto e basta. Non solo nel merito – perché non c’è nessuna guerra imminente alle porte, nessun nemico che giustifichi questa corsa agli armamenti – ma anche nel metodo. Von der Leyen, con la scusa del “fare presto”, bypassa ogni legittimazione democratica. Niente dibattiti, niente voti, niente Parlamenti: solo lei, il suo entourage e una Commissione Europea che si comporta come un Politburo d’altri tempi. È questa la democrazia che ci hanno promesso? O siamo già in un’Unione Europea dove le decisioni calano dall’alto, tra proclami allarmistici e miliardi che spariscono nei meandri di Bruxelles?

Non c’è nessuna emergenza esistenziale, se non nella testa di chi vuole trasformare l’Europa in una dittatura militarizzata, a spese dei cittadini e delle loro tasche. Gli 800 miliardi – 650 dalle casse nazionali, 150 da prestiti con eurobond per collettivizzare il debito sottraendolo agli Stati – sono un furto mascherato da strategia. E per cosa? Per “domare” la Russia, dice il suo sodale Macron, mentre l’Ucraina diventa il pretesto perfetto per giustificare ogni eccesso. Ma i veri domati siamo noi: cittadini ridotti a sudditi, privati di voce e schiacciati da una tecnocrazia che non tollera dissenso.

Von der Leyen si comporta come una presidente in stile sovietico: zero trasparenza, zero accountability, solo propaganda e fretta. “Fare presto”, ripete, ma per chi? Per i cittadini europei o per le lobby delle armi che già si sfregano le mani? Questo non è un piano di difesa, è un colpo di Stato soft, un’usurpazione delle sovranità nazionali sotto il velo dell’urgenza.

Se i governi non reagiscono, l’Europa rischia di diventare una distopia governata da una burocrazia odia la “democrazia”.

Ursula vuole cancellare le nazioni usando il suo esercito UE ultima modifica: 2025-03-05T21:00:36+00:00 da V