No all’esercito di Ursula per schiacciare l’Europa sotto il tallone di Bruxelles
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L’UE, Ursula e Macron: la guerra contro di noi, altro che Putin
L’idea che Vladimir Putin stia scaldando i motori per invadere l’Europa è l’ultima trovata di una élite disperata. È la scusa perfetta per spingere ancora di più verso una “nazione Europa” che non esiste, non è mai esistita e non esisterà mai. L’Unione Europea, questo carrozzone burocratico, dovrebbe tornare a essere ciò che funzionava: la CEE, un’unione economica tra nazioni sovrane, diverse per storia, cultura e interessi. Basta con i sogni deliranti di un superstato europeo. E soprattutto basta con le favole: nessuno ci vuole invadere. Nessuno, a parte i migranti che continuano ad arrivare incontrollati, mentre i nostri “leader” giocano alla guerra fredda 2.0.
Ma la vera guerra è un’altra. Tagliare i fondi al welfare – sanità, scuola, pensioni – per finanziare un ipotetico esercito europeo o altre follie bellicose non è solo una scelta politica: è una dichiarazione di guerra di classe. La classe dominante, capitanata da Ursula von der Leyen e dal suo fedele scudiero Emmanuel Macron, sta prendendo i nostri soldi, le nostre vite, e le sta buttando nel tritacarne di un progetto che serve solo a loro.
Defunding social welfare programmes to fund warfare is in itself a form of warfare — class warfare. E noi, cittadini, siamo i bersagli. Come rispondere? Non con le chiacchiere, ma con i fatti: scioperi generali, azione diretta, paralizzare l’Europa finché non capiscono che non siamo disposti a farci calpestare.
E poi c’è il disastro economico. Il crollo del Bund tedesco, con il rialzo dei tassi d’interesse, è la ciliegina sulla torta delle idiozie di Ursula e soci. Le loro sparate contro Trump, i loro balletti sulla “sovranità europea”, stanno costando caro a tutti noi. Altro che dazi americani: le follie di questa UE ci costeranno dieci volte tanto. Se i vostri risparmi in bond si polverizzano, se la rata del mutuo vi strangola, sapete chi ringraziare: Ursula von der Leyen, la regina del nulla, e Macron, il suo damerino di corte. Hanno trasformato l’Europa in un campo di battaglia finanziario, e a pagare siamo sempre noi.
I punti sono chiari, semplici, sacrosanti:
No a un esercito comune europeo. È una pazzia anche solo pensarlo. Chi lo controllerebbe? A chi risponderebbe? Non abbiamo bisogno di un’altra casta di generali strapagati che giocano con le nostre vite. Ogni nazione deve difendersi da sé, con i propri mezzi e le proprie priorità.
No a ulteriore debito comune europeo. Basta con il modello PNRR: ti “presto” i tuoi stessi soldi, ma decido io come devi spenderli. È una truffa legalizzata, un cappio al collo dei cittadini per finanziare i capricci di Bruxelles.
Vogliamo investire di più? Benissimo: lasciateci liberi di farlo, senza le assurde “procedure d’infrazione” dell’UE. Rafforziamo i nostri eserciti nazionali, le nostre polizie, le nostre frontiere. Non abbiamo bisogno di un altro strato di burocrazia e debito per farlo. Ridateci la sovranità, ridateci la CEE, e mandate in soffitta questo mostro chiamato UE. Perché la vera minaccia non viene da Putin, ma da chi siede a Bruxelles e ci tratta come sudditi.
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