Arrestato per omicidio volontario vigilante che ha ucciso ladro straniero a Roma

Roma, 13 marzo 2025 – È un’ingiustizia che fa ribollire il sangue e urlare al cielo: Antonio Micarelli, il vigilante che il 6 febbraio ha sparato a un ladro straniero su via Cassia, salvando una donna presa in ostaggio, è stato arrestato per omicidio volontario. Il gip, con un video in mano, dice “non fu legittima difesa” e lo sbatte in cella, mentre quel delinquente romeno di 24 anni, parte di una banda che rapinava e terrorizzava, stava fuggendo dopo aver sequestrato una 61enne.

La scena è da brividi: una donna ostaggio in casa, ladri stranieri che provano a smurare la cassaforte, Micarelli che rientra e spara dieci colpi per fermarli. Uno colpisce il 24enne alla testa: morto. I carabinieri lo arrestano oggi, 13 marzo, perché un video lo “incastra”. Ma quale crimine? Ha salvato una donna da un immigrato selvaggio! A Porto Recanati un 14enne è pestato da magrebini, a Milano una 15enne sfregiata da nordafricani, a Busto Arsizio un 15enne massacrato da venti balordi: e le toghe? La Cassazione risarcisce i clandestini della Diciotti con 72.000 euro, spende 400 milioni in “gratuito patrocinio”. Come può un cittadino che difende essere perseguitato mentre i criminali stranieri la fanno franca?

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È il tradimento di uno Stato che sta con i delinquenti: a Roma trenta stranieri assaltano il Colosseo, a Reggio Emilia un marocchino attacca carabinieri, a Genova un egiziano accoltella e torna libero. Micarelli è un eroe, non un assassino, ma le toghe lo crocifiggono perché ha fermato un immigrato. “Articolo 52” a Milano pesta un ladro nordafricano perché lo Stato non agisce: è questa la risposta al fallimento?

Vergogna: Micarelli merita una medaglia, non le manette; gli italiani sicurezza, non persecuzioni. Sveglia, Italia: o cacciamo questi predatori stranieri e le toghe che li difendono, o crolleremo!