Baby gang massacrano bambini italiani, una mamma: «Terrorizzano i nostri figli»

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By V marzo 13, 2025 21:04

Baby gang massacrano bambini italiani, una mamma: «Terrorizzano i nostri figli»

Ma il problema non è mica questo, il problema è la nascita delle ronde.

Porto Recanati, terrore: un 14enne massacrato da baby gang magrebine, la città ostaggio degli immigrati di seconda generazione

Porto Recanati è sotto assedio, e il sangue versato martedì scorso da un 14enne ne è la prova schiacciante. Il ragazzo, aggredito e picchiato selvaggiamente sul lungomare da sei o sette minorenni magrebini di 16-17 anni, è dovuto fuggire nella caserma dei carabinieri per salvarsi. Un episodio che getta un’ombra inquietante sulla città, dove la sicurezza è ormai un ricordo lontano, divorata dalla violenza incontrollata di bande di immigrati di seconda generazione che spadroneggiano senza paura.

La voce della paura risuona forte: «Mio figlio – sbotta una mamma – conosce tutti e posso dire che lui non esce di casa per colpa di questi ragazzini che terrorizzano il paese. Mi ha raccontato che girano con i coltelli. Non possiamo vivere così e non possiamo permettere che questi minorenni prendano possesso del nostro paese». Parole che pesano come macigni, segno di una comunità in ostaggio, dove i cittadini vivono barricati per colpa di questi giovani delinquenti, figli di un’immigrazione mal gestita che ora miete vittime tra i nostri ragazzi.

I carabinieri indagano, cercando di capire se tra gli aggressori – uno armato di bastone – ci sia il maranza che pochi giorni prima ha sfregiato un 15enne con un sasso in pieno centro. Ma non basta: la situazione è fuori controllo.

«La situazione delle aggressioni a due minorenni desta sempre crescenti preoccupazioni», tuona Rosalba Ubaldi, consigliera di Centrodestra Unito, che con Angelica Sabbatini aveva già invocato misure drastiche. «Se si tratta sempre dello stesso gruppetto di ragazzini violenti – continua Ubaldi riferendosi ai due recenti episodi di violenza – è bene che li si individui e li si colpisca seriamente proprio per evitare che possano diventare uomini violenti e ritenere che con la violenza possano risolvere le situazioni della vita. È ovvio – aggiunge – che la famiglia deve fare il suo dovere principe ma poi non resta che la repressione anche ai fini educativi da parte delle forze dell’ordine. Non è possibile che i nostri quindici-sedicenni non possano uscire di casa per la paura o che non possano incontrare in città i loro compagni di classe. E questo, purtroppo, è quello che sta accadendo».

Devono essere rimpatriati. Con le famiglie al seguito. Milioni devono tornarsene in Africa.

È un grido d’allarme che non può restare inascoltato. Questi immigrati di seconda generazione, cresciuti senza regole né rispetto, stanno trasformando Porto Recanati in un campo di battaglia. Coltelli, bastoni, sassi: le loro armi sono il simbolo di un fallimento totale, quello di chi ha permesso che bande di minorenni stranieri prendessero il controllo delle strade. La repressione non è più un’opzione, è un’urgenza: se non si ferma questa spirale di violenza ora, il futuro sarà ancora più nero. Basta tolleranza, Porto Recanati rivuole la sua pace!

Baby gang massacrano bambini italiani, una mamma: «Terrorizzano i nostri figli» ultima modifica: 2025-03-13T21:04:35+00:00 da V
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By V marzo 13, 2025 21:04
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