Consulta, un altro regalo ai clandestini: 15 toghe rosse contro il popolo
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La Consulta, un altro regalo ai clandestini: in una democrazia non dovrebbe nemmeno esistere

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La Corte Costituzionale calpesta il popolo e si erge a sovrana illegittima
La Corte Costituzionale colpisce ancora: un nuovo regalo ai clandestini, l’ennesimo schiaffo alla volontà popolare. Con una sentenza fresca di giornata, ha dichiarato “costituzionalmente illegittima” la norma del decreto-legge 145 del 2024 che regolava il processo di Cassazione sulla convalida del trattenimento di stranieri espulsi o richiedenti protezione internazionale. Il problema? Prevedeva che la Cassazione giudicasse i ricorsi in camera di consiglio, senza intervento delle parti, come per il Mandato d’arresto europeo consensuale. Troppo sbrigativo per i signori della Consulta, che hanno deciso di imporre le regole del Mandato ordinario, con “tempi contenuti” e il sacro “principio del contraddittorio e del diritto di difesa”. Tradotto: più tutele per chi entra illegalmente, più ostacoli per chi vuole rimandarli a casa.
Questa non è giustizia: è politica mascherata da diritto. La Consulta si è arrogata il potere di riscrivere una legge approvata dal Parlamento, eletto dai cittadini, per fare un favore ai clandestini. Il decreto del 2024 voleva snellire le procedure, velocizzare le espulsioni, dare un segnale chiaro: l’Italia non è un porto franco. Ma i giudici costituzionali, seduti nei loro scranni dorati, hanno detto no. Per loro, il “diritto di difesa” di chi viola i confini viene prima della sicurezza e della sovranità di un Paese. Un insulto a chi paga le tasse e chiede ordine.
E qui sta il punto: in una democrazia vera, la Corte Costituzionale non dovrebbe nemmeno esistere. È un relitto di un sistema elitario, una casta di 15 intoccabili che si crede al di sopra del popolo. In teoria, dovrebbe garantire la Costituzione; in pratica, la usa come scusa per imporre la sua agenda. Non risponde a nessuno: non ai cittadini, non al Parlamento, non al governo. È un potere assoluto, un’oligarchia in toga che può ribaltare qualsiasi scelta democratica con un colpo di penna. Altro che “custode della Costituzione”: è un tiranno che decide chi comanda davvero.
Guardate questa sentenza: il Parlamento vara una legge per arginare l’immigrazione incontrollata, e la Consulta la smonta perché non piace ai suoi gusti progressisti. Il contraddittorio per i clandestini diventa un totem intoccabile, mentre gli italiani aspettano anni per un processo o un risarcimento. Dove sta il diritto di difesa di chi vive qui da sempre? La Corte non lo vede, troppo impegnata a coccolare chi arriva senza invito.
In una democrazia, il potere viene dal popolo, non da un club di giudici nominati. La Consulta è un’anomalia: in nessun altro Paese democratico un organo simile ha tanto spazio per fare politica sotto mentite spoglie. Negli Usa, la Corte Suprema è nominata con processi trasparenti e risponde a un equilibrio politico; da noi, è un fortino opaco che si auto-proclama arbitro supremo. Basta con questo strapotere: la Corte Costituzionale va abolita. Le leggi le fa il Parlamento, non un manipolo di toghe con la puzza sotto il naso.
Questa sentenza è solo l’ultima vergogna: un altro favore ai clandestini, un altro calcio alla democrazia. È ora di dire basta: la Consulta deve sparire. L’Italia non ha bisogno di sovrani in ermellino, ma di rappresentanti che rispondano al popolo. Punto.
Un governo serio affonderebbe le carrette del mare e, avrebbe immediatamente risolto tutti i problemi
Un governo serio
Per sicurezza andrebbe vetrificato il nord africa, con le atomiche…
Si su queste Trump non credo ci metta i dazi.