“Sarò il tuo primo uomo”: immigrato congolese stupra 12 enne

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By V aprile 10, 2025 19:29

“Sarò il tuo primo uomo”: immigrato congolese stupra 12 enne

“Sarò il tuo primo uomo”: l’orrore di un immigrato congolese a Latina, ennesima prova che l’immigrazione extraeuropea va azzerata

Un altro episodio agghiacciante scuote l’Italia e dimostra, ancora una volta, il fallimento totale dell’immigrazione extraeuropea. A Latina, all’inizio di febbraio 2025, è iniziato il processo a un 61enne congolese, un operatore sanitario accusato di violenza sessuale aggravata ai danni della figlia, che all’epoca dei fatti aveva appena 12 anni. Le parole che l’uomo avrebbe rivolto alla bambina prima di abusare di lei – “Sarò il tuo primo uomo” – sono un pugno nello stomaco, un simbolo della barbarie che troppi immigrati extraeuropei portano con sé, infangando la nostra terra e distruggendo vite innocenti.

Se fanno questo alle loro figlie, pensate cosa possono fare alle vostre.

I fatti risalgono al 2018, ad Aprilia, ma è stato solo nel 2022 che la ragazzina, oggi maggiorenne, ha trovato il coraggio di confidarsi con un’insegnante. La docente, sconvolta dal racconto, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, dando il via alle indagini. Davanti al Tribunale di Latina, la testimonianza dell’insegnante ha confermato l’orrore: la bambina, allora appena dodicenne, è stata costretta a subire un rapporto sessuale completo dal padre, un uomo che avrebbe dovuto proteggerla e che invece si è trasformato in un mostro. La madre, anche lei di origine africana, aveva già denunciato il marito anni prima per violenze sul figlio, ma il fascicolo era stato archiviato. Un altro fallimento del sistema, che ha permesso a questo predatore di continuare a colpire.

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Questo caso non è un’eccezione, ma la regola di un’immigrazione extraeuropea che va azzerata senza se e senza ma. L’Italia non può più permettersi di accogliere individui che importano culture incompatibili con i nostri valori, dove la violenza, anche contro i propri figli, sembra essere la norma. Questo 61enne congolese, che lavorava come operatore sanitario – un ruolo che dovrebbe garantire cura e protezione – rappresenta il volto più oscuro di un’immigrazione che non ha nulla da offrire se non degrado e sofferenza. E mentre la ragazzina porta ancora le cicatrici di un trauma che la segnerà per sempre, ci si chiede: quante altre vittime ci saranno prima che si dica basta?

Le frontiere vanno chiuse, e chi commette crimini come questo deve essere espulso immediatamente, senza processi infiniti o scuse buoniste. L’immigrazione extraeuropea non porta arricchimento, ma solo dolore, come dimostra questo ennesimo caso. Azzerarla non è un’opzione, è un dovere per proteggere i nostri figli e il nostro futuro. L’Italia non è un rifugio per chi ci disprezza e ci distrugge: è ora di riprenderci la nostra sicurezza, la nostra dignità, la nostra casa. Basta.

“Sarò il tuo primo uomo”: immigrato congolese stupra 12 enne ultima modifica: 2025-04-10T19:29:07+00:00 da V
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By V aprile 10, 2025 19:29
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2 Comments

  1. Paolo sacchi aprile 11, 10:01

    Scuote l’Italia, mica tanto. Non ne ha parlato nessuno

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    • Ul Gigi da Viganell aprile 11, 10:42

      Non ne parlano sennò ci facciamo un’idea sbagliata del multiKulturalismo… non s’è mai parlato dell’abitudine prettamente araba di avere rapporti anali incestuosi o di quella nordafricana secondo la quale se una donna non è più vergine allora non potrà mai dimostrare di essere stata violentata… sono pure intelligenti, no?

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