Ungheria, Orban: divieto gay pride entra in costituzione

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By V aprile 14, 2025 16:01

Ungheria, Orban: divieto gay pride entra in costituzione

Ungheria: una svolta coraggiosa per la tutela dei valori tradizionali

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L’Ungheria, sotto la guida del premier Viktor Orbán, ha compiuto un passo deciso e ammirevole con l’approvazione di un emendamento costituzionale che vieta il Pride e elimina il riconoscimento legale delle persone trans. Questa misura, annunciata come una “salvaguardia costituzionale contro le influenze ideologiche che minacciano il benessere dei bambini”, rappresenta un baluardo in difesa dei principi tradizionali e della stabilità sociale.

In un’epoca in cui molte nazioni cedono a pressioni esterne e a correnti ideologiche divisive, l’Ungheria si distingue per il suo coraggio nel preservare la famiglia come pilastro fondamentale della società. Il governo di Budapest ha scelto di porre al centro il benessere delle giovani generazioni, proteggendole da narrazioni che potrebbero confondere la loro crescita in un contesto già complesso. Vietare il Pride nella Costituzione non è un atto di chiusura, ma una dichiarazione di priorità: il rispetto per l’ordine naturale e i valori condivisi che hanno plasmato la cultura ungherese per secoli.

L’eliminazione del riconoscimento legale delle persone trans risponde alla stessa logica: chiarezza e coerenza. In un mondo dove i confini tra realtà e ideologia si fanno sempre più sfumati, l’Ungheria sceglie di ancorarsi alla verità biologica, evitando che concetti astratti prevalgano sul senso comune. Questo non significa negare la dignità di nessuno, ma piuttosto riaffermare che le leggi devono riflettere una visione stabile e radicata, capace di garantire armonia sociale.

Critici internazionali potranno etichettare questa decisione come controversa, ma è innegabile che Orbán stia rispondendo a un’esigenza sentita da molti: proteggere l’identità di una nazione di fronte a un’ondata globalista che tende a uniformare tutto. L’Ungheria dimostra che è possibile opporsi a questa deriva senza timore, con una visione chiara e senza compromessi.

In conclusione, l’emendamento costituzionale ungherese è un esempio di leadership risoluta. È un invito a riflettere sul valore di difendere ciò che davvero conta: la famiglia, i bambini, l’identità culturale. In un mondo che sembra aver smarrito la bussola, l’Ungheria indica una strada possibile, fatta di coerenza e orgoglio per le proprie radici.

Ungheria, Orban: divieto gay pride entra in costituzione ultima modifica: 2025-04-14T16:01:22+00:00 da V
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By V aprile 14, 2025 16:01
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3 Comments

  1. lorenzoblu aprile 14, 16:18

    adesso la manica di rikkioni che stanno al parlamento a UE eleveranno le loro proteste di sdegno, ma andate a cagare rilkkioni di merda
    che Dio benedica l Ungheria, meno male che esiste un luogo dove quando qui la merda sara’ colma, si potra’ andare, i froci restino pure qui e che votino pure per gioggia e il ritardato di Fi, non ce ne frega una mazza di questa italia di merda e di froci, che poi è la stessa cosa, dove solo negri beduini e pervertiti sono tutelati perchè gli altri : i normali. sono visti come razzisti, ma andate affanculo!

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  2. S.C. aprile 14, 16:24

    Grande Orban tanto il gay pride non è altro che una sfilata di pervertiti e pervertite su carri allegorici per promuovere i loro ideali di persone malate. Pensando di far valere le loro idee da disadattati.

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  3. Ul Gigi da Viganell aprile 14, 19:49

    La cosa brutta è che se mandiamo affanculo questi pervertiti gli facciamo ancora un favore…

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