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Incredibile un clandestino stupratore non venga rimpatriato appena scarcerato. E non venga neanche mandato in Albania.

Padova, orrore in città: clandestino kosovaro appena scarcerato sequestra e violenta una donna – L’immigrazione incontrollata colpisce ancora!

Un crimine brutale ha sconvolto Padova: un 36enne kosovaro, irregolare in Italia e appena uscito dal carcere dopo aver scontato una pena di 10 mesi, ha sequestrato e violentato ripetutamente una donna di 37 anni, minacciandola con una pistola. L’aggressione, avvenuta sabato 12 aprile 2025, è l’ennesima prova del fallimento delle politiche migratorie italiane: un clandestino con precedenti penali, libero di colpire meno di 24 ore dopo la scarcerazione, ha trasformato la vita di una donna in un incubo. È ora di dire basta: questi delinquenti devono essere espulsi, non lasciati liberi di massacrare gli italiani!

Secondo quanto riportato dalla polizia, la vittima è stata attirata in una trappola con un inganno: il 36enne l’ha contattata telefonicamente, facendole credere che suo figlio 18enne fosse in grave pericolo. Una volta scesa in strada, l’uomo le ha mostrato una pistola infilata nella cintura e l’ha costretta a seguirlo in un appartamento nel quartiere Palestro, dove è stata sequestrata per ore. Trasferita in una seconda abitazione disabitata, la donna è stata violentata per circa due ore sotto la minaccia dell’arma, mentre l’aggressore, sotto l’effetto di cocaina, dava sfogo alla sua ferocia. Solo una telefonata del figlio, che le ha confermato di stare bene, ha dato alla 37enne la forza di fuggire e chiamare il 113. Portata in ospedale in stato di shock, gli accertamenti medici hanno confermato le violenze subite.

La Squadra Mobile di Padova ha setacciato la città per due giorni, rintracciando l’aggressore in un appartamento abbandonato: il 36enne è stato arrestato all’alba di lunedì 14 aprile, mentre dormiva, senza opporre resistenza. Il kosovaro, irregolare in Italia dal 2012, ha un lungo elenco di precedenti penali: furti, resistenza a pubblico ufficiale e reati legati all’immigrazione clandestina. Scontata la pena nel carcere “Due Palazzi”, era stato scarcerato venerdì 11 aprile, e il giorno dopo ha commesso questo crimine efferato. Ora è in custodia cautelare, accusato di sequestro di persona, violenza sessuale aggravata e detenzione illegale di arma da fuoco.

A Padova, come a Firenze, Bari e Milano, gli immigrati e le loro seconde generazioni continuano a seminare terrore: a Firenze, una guardia giurata è stata uccisa e sepolta da un senegalese; a Bari, un branco di “maranza” ha aggredito un giornalista e una poliziotta; a Busto Arsizio, una 14enne è stata violentata da un nordafricano. E ora, una donna di 37 anni vive un incubo che non dimenticherà mai.

Basta con il lassismo che permette a clandestini come questo kosovaro di restare in Italia! Era irregolare, con precedenti penali, e invece di essere espulso è stato lasciato libero di violentare e distruggere vite. Serve un’azione drastica: espulsioni immediate per chi delinque, chiusura delle frontiere e pene esemplari. Gli italiani meritano sicurezza, non di essere vittime di un’immigrazione che ci sta annientando. Sveglia, prima che sia troppo tardi!