Brutalmente aggredito a morsi e pugni da immigrato: «Una donna sarebbe morta»

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By V aprile 15, 2025 20:11

Brutalmente aggredito a morsi e pugni da immigrato: «Una donna sarebbe morta»

Stop all’Invasione: Roma Sotto Assedio, Basta con le Associazioni Complici

Roma, culla della civiltà, è ridotta a un campo di battaglia dove gli italiani vivono nella paura. L’ultimo episodio è un pugno nello stomaco: Vincenzo Salamone, lavoratore onesto, palermitano trapiantato nella capitale, è stato selvaggiamente aggredito in pieno giorno vicino alla stazione Termini. Insulti, un pugno alla tempia, poi morsi e botte: l’autore? Un individuo descritto come un nigeriano, alto, aggressivo, in condizioni deplorevoli. «Sono vivo per miracolo», racconta Vincenzo, con la voce rotta dall’orrore. «Se fosse capitato a una donna, un anziano o un ragazzo, oggi parleremmo di un funerale».

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Ma non è un caso isolato. La cronaca di Roma è un elenco infinito di vergogna: un eritreo di 29 anni arrestato per violenza sessuale contro due donne nelle stazioni, un marocchino di 24 anni che colpisce una capotreno e scappa. La stazione Termini, simbolo di una città accogliente, è ormai una cloaca di degrado, dove gli italiani si sentono stranieri in casa loro. Gli immigrati irregolari, senza controllo né rispetto, vagano come predatori, trasformando le nostre strade in zone di guerra.

Vincenzo, che si alza ogni mattina per lavorare al bar, pagare le tasse e vivere dignitosamente, si chiede: perché non posso camminare sicuro alle 9:30? La sua rabbia è quella di un popolo esasperato. «Non è razzismo», dice, «è questione di rispetto per le regole». Ma le regole, per chi arriva qui senza integrarsi, sembrano carta straccia. E mentre gli italiani soffrono, c’è chi alimenta questo scempio: associazioni come le famigerate Sant’Esimio e BauBau Experience, che con il loro finto buonismo foraggiano questi soggetti, distribuendo panini e coperte senza risolvere nulla, ma perpetuando il caos.

Il sistema è marcio. Marco Massaro, dell’Associazione residenti Castro Pretorio, lo denuncia da anni: «Le normative nazionali sono inadeguate, i protocolli comunali una barzelletta. Queste persone vivono come bestie, abbandonate per strada, ma non proprio: qualcuno le sostiene, le monitora, le mantiene in questo limbo infernale». È una gestione criminale, che lascia i cittadini in balia della violenza. Massaro lancia un allarme: «La prossima volta, qualcuno potrebbe farsi giustizia da sé». E come biasimarlo, quando lo Stato latita?

Basta con l’ipocrisia dell’accoglienza senza limiti. L’Italia non è una discarica per chi delinque. Servono misure drastiche: espulsioni immediate per i criminali stranieri, confini blindati, pene esemplari per chi osa toccare un italiano. E, soprattutto, è ora di mettere fuorilegge associazioni come Sant’Esimio e BauBau Experience, che con il loro operato complice trasformano i nostri quartieri in ghetti. Non sono benefattori, sono sabotatori della sicurezza. Vincenzo, come ogni italiano, ha diritto a vivere senza terrore. È tempo di agire: prima gli italiani, prima la sicurezza, prima la riconquista della nostra terra.

«Ero stato a fare colazione a piazza Vittorio Emanuele e mi trovavo sul marciapiede di via Dei Mille. Stavo andando verso Piazza Indipendenza, mentre camminavo ho sentito qualcuno che mi prendeva a parolacce, così mi sono voltato per vedere chi fosse. Si trattava di un uomo in pessimo stato, probabilmente nigeriano, parecchio alto e aggressivo. Poco dopo sono stato colpito alla tempia da un forte pugno, fortunatamente non sono gracile e dunque sono ancora vivo ma se fosse successo a qualcun altro, come ad una donna, ad un anziano o ad un ragazzino, forse racconteremo un’altra storia».

Dopo il forte pugno non è finita lì, infatti non appena l’uomo si è voltato per difendersi, l’altro si è scagliato contro di lui colpendolo con pugni e morsi. «Quello che è successo è molto grave, il fatto che sia accaduto di giorno è ancora più allarmante, purtroppo ormai la situazione è fuori controllo e non è giusto.
Io la mattina mi alzo e vado a lavorare tutti i giorni al bar, pago le tasse e il fatto che io non sia libero di passare su un marciapiede alle 9:30 di mattina, è assurdo».

«Non si tratta di razzismo, ho molti amici stranieri, si tratta di rispettare le regole e l’altro, ormai siamo diventati ospiti a casa nostra. Sono giorni che non dormo, sono troppo arrabbiato per questa storia, non posso neppure immaginare se fosse capitato alla mia compagnia. Non possiamo vivere così, lavorando alla Casina delle Terme ne vediamo di tutti i colori ma stavolta è stato eclatante».

Brutalmente aggredito a morsi e pugni da immigrato: «Una donna sarebbe morta» ultima modifica: 2025-04-15T20:11:28+00:00 da V
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