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Formigine, 65enne Violentata da un Minore Straniero: Le Parole Vergognose del Sindaco PD Parenti Sono un Insulto alla Vittima!

Un crimine abominevole ha sconvolto Formigine: una donna di 65 anni è stata brutalmente pestata e violentata mentre faceva jogging a Tabina, il 15 aprile 2025, da un minore straniero non accompagnato, ospitato in un centro di accoglienza della città. La vittima, ridotta a un relitto con il volto tumefatto, giace in ospedale, con una vita spezzata per sempre. Eppure, il sindaco PD Elisa Parenti, invece di riconoscere il fallimento delle sue politiche e il pericolo rappresentato da questi sedicenti minori, ha il coraggio di difenderli, con parole che sono un insulto alla vittima e a tutti i cittadini. È una vergogna che non possiamo accettare: Parenti si dimetta, e i centri di accoglienza vengano chiusi subito!

La violenza subita da questa donna non è un caso isolato, e la nazionalità dell’aggressore non è un elemento incidentale. Lo diciamo senza ipocrisie: i dati parlano chiaro, con migliaia di sedicenti minori che si rivelano maggiorenni e che, accolti a nostre spese, spesso delinquono, come dimostrano i controlli a Modena e Parma, dove rispettivamente il 77% e il 100% dei verificati erano adulti. Ma Parenti, dopo aver espresso un dolore rituale e una solidarietà di facciata, ha osato dichiarare che “la responsabilità è sempre individuale, mai collettiva”, e che la sua comunità “è e resterà unita nei valori della legalità, del rispetto e della convivenza civile”. Ha persino elencato le sue azioni—collaborazione con le forze dell’ordine, progetti di prevenzione—come se tutto fosse sotto controllo, sostenendo che continuerà su questa strada. Parole inopportune, offensive, che fanno ribollire il sangue!

Immaginate per un momento che quella donna fosse vostra madre, vostra sorella, vostra figlia: come vi sentireste a sentire il sindaco difendere il sistema che ha permesso a un minore straniero di avvicinarsi a una donna indifesa, seviziarla in modi che lasciano senza parole, e distruggerle la vita? Parenti non si rende conto che se un orrore del genere è accaduto, tutto ciò che ha fatto non è stato sufficiente. La sua “convivenza civile” ha fallito, i suoi progetti di “sensibilizzazione” sono carta straccia, e la sua collaborazione con le forze dell’ordine non ha protetto quella donna. Invece di giustificarsi, dovrebbe chinare il capo, chiedere scusa alla vittima e dimettersi per manifesta incapacità!

Questi minori stranieri, ospitati a nostre spese con vitto, alloggio e paghette che costano tra i 100 e i 200 euro al giorno, non sono vittime da proteggere: sono spesso un pericolo per la nostra sicurezza. Il 17enne che ha compiuto questo crimine abominevole non dovrebbe nemmeno essere qui, e il fatto che Parenti lo difenda indirettamente, rifiutando di riconoscere il problema collettivo, è un tradimento nei confronti dei cittadini di Formigine. Basta con le chiacchiere sul “rispetto” e la “legalità”: la legalità è proteggere gli italiani, non chi ci aggredisce! I centri di accoglienza vanno chiusi, i sedicenti minori espulsi in massa, e chi delinque rimpatriato senza appello.

Formigine merita un sindaco che metta al primo posto la sicurezza dei suoi cittadini, non un’amministratrice che si nasconde dietro belle parole mentre le donne vengono violentate. Parenti, vergognati: le tue parole sono un insulto alla vittima e a tutti noi. Dimettiti, e porta via con te le tue politiche fallimentari! Basta con l’accoglienza cieca: espulsione totale, ora!