Islamico attacca prete in chiesa a Firenze: “Ti ammazzo, ti taglio la gola!”
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Scandalo a Firenze: marocchino minaccia un prete in chiesa, si spoglia in piazza e viene trovato con 20 grammi di cocaina. È il caos dell’immigrazione incontrollata!

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Firenze, 19 aprile 2025 – Una vicenda sconcertante ha turbato la quiete del centro storico fiorentino, lasciando i cittadini attoniti e furiosi. Un 32enne marocchino, in preda a un raptus di follia, ha seminato il panico prima minacciando un prete all’interno della Chiesa di Santa Maria Novella e poi spogliandosi completamente nudo in Piazza della Stazione, sotto gli occhi increduli di passanti e turisti. I Carabinieri, intervenuti tempestivamente, hanno dovuto fronteggiare una situazione fuori controllo: l’uomo, in evidente stato di alterazione, è stato sedato dai sanitari per poter essere portato via. Ma il colpo di scena è arrivato durante la perquisizione domiciliare: in casa sua sono stati rinvenuti 20 grammi di cocaina. Questo episodio non è solo un caso di cronaca, ma un grido d’allarme: l’immigrazione incontrollata sta trasformando le nostre città in zone di degrado e pericolo!
La sequenza choc: dall’aggressione in chiesa alla scena in piazza
Tutto ha avuto inizio nella tarda mattinata, quando il 32enne marocchino è entrato nella Chiesa di Santa Maria Novella, uno dei luoghi simbolo di Firenze. Qui, senza alcun motivo apparente, ha iniziato a inveire contro il parroco, Don Luigi, un anziano prete di 72 anni conosciuto per la sua dedizione alla comunità. Le minacce, urlate in un misto di arabo e italiano, hanno terrorizzato i pochi fedeli presenti, che hanno immediatamente chiamato i Carabinieri. “Ti ammazzo, ti taglio la gola!” avrebbe gridato l’uomo, mentre il prete, spaventato, si rifugiava nella sagrestia.
Non contento, il marocchino è uscito dalla chiesa e si è diretto verso Piazza della Stazione, a pochi passi di distanza. Qui, in pieno giorno, ha dato vita a una scena surreale: si è spogliato completamente, gettando i vestiti a terra e urlando frasi sconnesse, mentre turisti e passanti, tra cui famiglie con bambini, assistevano sgomenti. Alcuni hanno filmato la scena con i cellulari, altri hanno chiamato le forze dell’ordine, denunciando il comportamento osceno e minaccioso dell’uomo.
L’intervento dei Carabinieri e la scoperta: 20 grammi di cocaina
I Carabinieri della Stazione di Firenze Santa Maria Novella sono intervenuti rapidamente, ma si sono trovati di fronte a un individuo fuori controllo. Il 32enne, visibilmente alterato, ha opposto resistenza, insultando e tentando di colpire i militari. La sua aggressività era tale che è stato necessario l’intervento dei sanitari del 118: solo dopo essere stato sedato, l’uomo è stato immobilizzato e portato via, tra gli applausi di sollievo dei presenti.
Le indagini non si sono fermate qui. Durante la perquisizione nell’appartamento del marocchino, situato in un palazzo degradato della periferia fiorentina, i Carabinieri hanno fatto una scoperta inquietante: 20 grammi di cocaina, suddivisi in dosi pronte per lo spaccio, insieme a un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Un ritrovamento che conferma i sospetti: l’uomo non era solo in preda a un raptus, ma probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, di cui era anche detentore e, con ogni probabilità, spacciatore.
Un immigrato irregolare con precedenti: l’ennesima falla del sistema
Dagli accertamenti è emerso un quadro ancora più preoccupante. Il 32enne marocchino, arrivato in Italia nel 2018, risulta irregolare e già noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti: furti, risse e piccoli reati legati allo spaccio. Nonostante questo, era ancora libero di circolare, senza che fossero mai state prese misure efficaci per la sua espulsione. La sua presenza a Firenze, in un contesto di degrado e criminalità, è l’ennesima prova di un sistema di gestione dell’immigrazione che ha fallito su tutta la linea.
Come è possibile che un individuo con un profilo del genere, irregolare e con precedenti, fosse ancora in Italia a seminare il panico? La risposta è semplice: anni di politiche lassiste hanno trasformato città come Firenze in terre di nessuno, dove chi delinque non solo non viene punito, ma continua a vivere indisturbato, spesso a spese della collettività. Questo episodio è la goccia che fa traboccare il vaso: i cittadini sono stanchi, e la rabbia monta contro un’immigrazione incontrollata che porta con sé degrado, violenza e insicurezza.
Firenze non può diventare un far west: serve un giro di vite
L’episodio di Santa Maria Novella e Piazza della Stazione è un affronto alla storia, alla cultura e alla dignità di Firenze. Una città che dovrebbe essere sinonimo di bellezza e civiltà non può tollerare scene di questo tipo: un uomo che minaccia un prete in chiesa, si spoglia in pubblico e viene trovato in possesso di droga non ha alcun diritto di restare in Italia. La comunità fiorentina è sotto shock, ma anche furiosa: “Non ne possiamo più, ci sentiamo abbandonati”, ha dichiarato un residente della zona, mentre un turista americano, ancora scosso, ha aggiunto: “Pensavo che Firenze fosse un posto sicuro, ma ora ho paura”.
Le autorità devono agire con fermezza. Il marocchino, ora in custodia cautelare con le accuse di minacce aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, atti osceni in luogo pubblico e detenzione ai fini di spaccio, deve essere espulso immediatamente dopo aver scontato la pena. Ma non basta: serve un giro di vite sull’immigrazione irregolare. Chi arriva in Italia e commette reati deve essere rimpatriato senza eccezioni, e i controlli devono essere rafforzati per impedire che situazioni come questa si ripetano.
Firenze, e l’Italia intera, meritano di essere liberate dal peso di un’immigrazione che troppo spesso si traduce in criminalità e degrado. Questo episodio deve essere un punto di svolta: basta tolleranza, basta silenzi. Vogliamo città sicure, dove i preti possano pregare in pace, i cittadini camminare senza paura e i turisti ammirare le nostre bellezze senza assistere a scene di follia. È ora di dire basta: chi non rispetta le nostre regole, torni a casa sua!
Gli daranno obbligo di firma ( ma saprà scrivere? Un tempo gli analfabeti facevano una croce ma lui di sicuro si rifiuterebbe). Questo episodio è una risposta a quei 4 stronzi che vedono nelle kbox un simbolo di degrado urbano e vanno in giro mettendo scotch rosso sui tastierini. A iniziare da quel gran pezzo dell’Ubalda che dirige il contesto