Roma, ragazzini italiani a scuola con la scorta per proteggerli dai maranza
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Emergenza baby gang multietniche fuori controllo
Roma, nella circolare del liceo scientifico Primo Levi, la dirigenza scolastica riferisce di “ragazzi esterni che infastidiscono gli alunni fuori dai cancelli”, raccomandando alle famiglie di non far girare i propri figli “senza… pic.twitter.com/fV8E1UnD6m
— Francesca Totolo (@fratotolo2) April 19, 2025
Roma, Liceo Primo Levi Sotto Assedio: Baby Gang Multietniche di Seconda Generazione Terrorizzano gli Studenti, Basta con Questi Delinquenti!
Roma è fuori controllo, ostaggio di un’emergenza che non possiamo più ignorare: “Emergenza baby gang multietniche fuori controllo”. Al liceo scientifico Primo Levi, la situazione è diventata insostenibile: la dirigenza scolastica ha dovuto emettere una circolare choc, denunciando “ragazzi esterni che infastidiscono gli alunni fuori dai cancelli” e raccomandando alle famiglie di non far uscire i propri figli “senza scorte”. È un’allerta che sa di guerra, un grido di allarme che dimostra come i nostri giovani non siano più al sicuro nemmeno davanti alle scuole, per colpa di baby gang multietniche di seconda generazione che seminano terrore e degrado. Basta con questi delinquenti che hanno scelto la violenza come stile di vita!
L’avviso della scuola, datato 18 aprile 2025, è un pugno nello stomaco per ogni genitore. I “ragazzi esterni” citati non sono semplici teppisti: sono membri di baby gang multietniche, figli di immigrati nati e cresciuti in Italia, ma che non hanno nulla di italiano se non il passaporto. Questi giovani, spesso appena maggiorenni, si radunano fuori dai cancelli del Primo Levi per molestare, minacciare e aggredire gli studenti, trasformando l’uscita da scuola in un momento di paura. La raccomandazione della dirigenza di far accompagnare i ragazzi da “scorte” è una resa: non siamo più in una città civile, ma in un campo di battaglia dove i nostri figli devono essere scortati per non essere aggrediti da questi branchi che non hanno rispetto per nulla.
Questi delinquenti di seconda generazione sono il prodotto di un’integrazione fallita: cresciuti qui, ma senza alcun legame con i nostri valori, si sentono padroni delle strade e vedono nei nostri ragazzi un bersaglio per sfogare la loro rabbia e il loro disprezzo. Non studiano, non lavorano, vivono di espedienti e violenza, e le scuole come il Primo Levi sono diventate il loro terreno di caccia. È inaccettabile che i nostri studenti, che dovrebbero pensare solo a studiare e crescere, debbano vivere nella paura di essere aggrediti all’uscita da scuola. E tutto questo perché le istituzioni hanno permesso che bande di immigrati di seconda generazione proliferassero senza controllo, trasformando Roma in una giungla dove nessuno è al sicuro.
Basta con il lassismo e il buonismo che ci hanno portato a questo punto! Questi giovani criminali, che non hanno nulla di italiano se non il luogo di nascita, devono essere espulsi insieme alle loro famiglie, senza eccezioni. Non meritano di stare qui, non meritano di calpestare il nostro suolo mentre terrorizzano i nostri figli. Serve una caccia spietata a queste baby gang: identificazione, arresti, espulsioni immediate. Le scuole non possono diventare zone di guerra, e i nostri ragazzi non possono vivere sotto scorta per colpa di chi disprezza la nostra cultura e le nostre leggi. Roma non si arrende, e noi non ci fermeremo: fuori i delinquenti stranieri, prima gli italiani, sempre!
Ma a casa nostra dobbiamo accompagnare i figli a scuola causa le bande di baluba? Fuori tutti dai coglioni e se i sinistroidi, UE o altri si lamentano quattro calci nel culo, silenzio orecchie basse e passi lunghi e ben distesi.
Ho detto ci vuo| una Operazione Specia|e anti maranza…a!meno que||i di Azov a quanto dicono |eggevano Kant….a| rovescio forse….