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Modena, Orrore a Tabina: Minore Tunisino Stupratore Protetto dalla Legge Zampa, Massacra una 65enne, il Governo Tace!

Modena è teatro di un crimine che grida vendetta, un’ennesima dimostrazione del fallimento totale delle politiche migratorie: un minore tunisino non accompagnato di 17 anni, già noto per la sua pericolosità, ha aggredito e violentato una donna di 65 anni, massacrandola di botte e tentando di strozzarla con lo scaldacollo. Questo mostro, che i Servizi sociali sapevano essere un rischio, è stato lasciato libero di agire grazie alla famigerata Legge Zampa del PD, che in tre anni il governo non ha avuto il coraggio di abrogare, proteggendo delinquenti stranieri a scapito della sicurezza degli italiani. Basta con queste leggi vergognose che mettono i nostri cittadini in pericolo!

Il 17enne, arrivato in Italia come minore non accompagnato, era stato inizialmente ospitato in uno dei tanti business dell’accoglienza, al Ceis, nella comunità Atlante, da settembre a inizio febbraio. La sua “situazione psicologica” era “troppo complessa” per un Centro di prima accoglienza, tanto che Padre Giuliano Stenico, boss del Ceis, aveva dichiarato: “Il 17enne è stato ospite della nostra comunità; avevamo notato aspetti psicologici, parlava da solo ma non era mai stato aggressivo. Avevamo avvisato della situazione i Servizi sociali e chiesto che fosse inserito in un percorso psicologico e legato alle dipendenze”. Dopo un fallito “tentativo” di convivenza con uno zio, il ragazzo è stato trasferito alla comunità “Orione 80” a Tabina di Magreta, ma la sua “situazione” era “nota”. Eppure, nessuno è intervenuto per fermarlo, e martedì 15 aprile 2025 è uscito in bicicletta, ha aggredito una 65enne, l’ha violentata e massacrata, fermandosi solo grazie all’intervento di passanti.

Padre Stenico ammette: “C’erano evidenti segnali e c’eravamo subito mobilitati per avvisare i Servizi di salute mentale e delle tossicodipendenze”. Aggiunge che “i minori che provengono dalla Tunisia sono i più complessi da gestire. Fanno vita di strada, hanno storie sociali e familiari difficili ed è chiaro che per loro sono necessari interventi diversi”. Ma le sue parole non giustificano l’inerzia: questo tunisino era una bomba a orologeria, e la Legge Zampa ha impedito di espellerlo, nonostante i suoi problemi fossero noti. L’amministrazione si difende, dichiarando: “L’affidamento dei minori alle comunità avviene seguendo una procedura che tiene conto della situazione del minore e delle sue esigenze di tutela”, ma questo non basta a cancellare la realtà: una donna di 65 anni è stata quasi uccisa da un minore straniero che non sarebbe mai dovuto essere qui.

È inaccettabile che la Legge Zampa, voluta dal PD, continui a proteggere delinquenti stranieri come questo tunisino, anche quando sono palesemente pericolosi. In tre anni, il governo non ha fatto nulla per abrogarla, lasciando i nostri cittadini in balia di giovani criminali che arrivano qui, vivono di strada e sfogano la loro violenza sugli italiani. Questo 17enne doveva essere espulso al primo segnale di pericolo, non coccolato in comunità a spese nostre! Basta con le “storie di successo” di cui parla Stenico: qui vediamo solo fallimenti, sangue e paura. Serve un’azione immediata: abrogare la Legge Zampa, espellere tutti i minori stranieri non accompagnati che delinquono, e chiudere le frontiere. L’Italia non può essere un rifugio per stupratori stranieri, e noi non ci fermeremo: fuori i criminali, prima gli italiani, sempre!