Africani razzisti si divertivano a picchiare bambini italiani: almeno 26 vittime a Modena

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By V aprile 23, 2025 10:46

Africani razzisti si divertivano a picchiare bambini italiani: almeno 26 vittime a Modena

Modena, Terrore tra i Giovani: Gang Multietnica di Seconda Generazione a Processo per Rapine e Aggressioni, 26 Vittime tra i Coetanei

Modena, 23 aprile 2025 – La città di Modena è sotto shock: 13 minorenni, tutti membri di una gang multietnica composta principalmente da immigrati di seconda generazione, sono finiti a processo per una serie di rapine e aggressioni che hanno terrorizzato per mesi i loro coetanei. Sono almeno 26 le vittime accertate, ragazzi e ragazze aggrediti brutalmente fuori dalle scuole e nell’area dell’autostazione, luoghi che dovrebbero essere sicuri per i nostri giovani ma che si sono trasformati in scenari di guerra urbana. Questo ennesimo episodio, emerso grazie a un’indagine della Squadra Mobile di Modena, è la prova schiacciante di un’integrazione fallita e di un’immigrazione di seconda generazione che sta portando le nostre città al collasso.
I fatti risalgono agli ultimi mesi, con un’escalation di violenza che ha lasciato la comunità modenese in preda alla paura. La gang, composta da ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni, agiva con una ferocia inaudita: accerchiavano le vittime, spesso coetanei indifesi, e le aggredivano con calci, pugni e minacce, talvolta sotto la minaccia di coltelli o taser, per rubare cellulari, giubbotti di marca o pochi euro. Le zone più colpite sono state quelle attorno alle scuole e l’autostazione, luoghi di ritrovo per gli studenti che tornano a casa dopo le lezioni. Un video, circolato sui social, mostra un’aggressione avvenuta a febbraio: un ragazzo, in attesa della corriera, viene circondato e pestato selvaggiamente da un gruppo di giovani, uno dei quali brandisce persino una chiave inglese, mentre nessuno interviene.

Il profilo dei responsabili è inquietante: si tratta di minori stranieri o di seconda generazione, spesso figli di immigrati nordafricani o dell’Europa dell’Est, che vivono ai margini della società e sembrano non avere alcun rispetto per le regole della convivenza civile. Come evidenziato nella relazione del Tribunale per i Minorenni di Bologna, il fenomeno delle baby gang in Emilia-Romagna è in aumento, con un boom di rapine e aggressioni commesse da giovani immigrati di seconda generazione, spesso sotto l’effetto di droghe e psicofarmaci che li rendono ancora più violenti e imprevedibili.

A Modena, questi gruppi non hanno una struttura organizzata, ma agiscono in branco, colpendo in modo casuale e spietato, senza paura delle forze dell’ordine né della giustizia .

La situazione è fuori controllo. I modenesi vivono nel terrore: i genitori non si sentono più sicuri a lasciare i figli uscire di casa, sapendo che un tragitto scuola-autostazione può trasformarsi in un incubo. “Se non siamo al sicuro alle 14 del pomeriggio in pieno centro, dove andremo a finire?”, si chiede un padre esasperato, la cui denuncia ha contribuito a far luce su questi crimini. La percezione di insicurezza è alle stelle, e i dati lo confermano: nel distretto di Bologna, i procedimenti penali minorili sono saliti a 2.422 nel 2024, con un netto aumento della gravità dei reati. E Modena, purtroppo, non è immune a questa deriva.

Questo disastro è il frutto di anni di politiche migratorie scellerate, che hanno permesso a intere generazioni di crescere tra noi, senza valori, e con un senso di impunità che li porta a credere di poter fare tutto ciò che vogliono. Le baby gang di seconda generazione, come questa di Modena, sono il simbolo di un’integrazione mai avvenuta: ragazzi che, pur essendo nati in Italia, non si sentono parte della nostra società e riversano la loro rabbia sui nostri figli: azzerare ricongiungimenti familiari. A Bologna, i minori stranieri arrestati superano ormai quelli italiani, e a Milano le aggressioni violente crescono a doppia cifra, con protagonisti quasi sempre stranieri o figli di immigrati.

È ora di dire basta. Serve una risposta durissima: pene severe anche per i minorenni, revoca della cittadinanza per chi commette reati, e un giro di vite sull’immigrazione. Non possiamo permettere che le nostre città diventino zone di guerra, dove i nostri ragazzi non possono più sentirsi al sicuro. Modena è solo l’ultimo esempio di un Paese che sta perdendo il controllo: se non agiamo ora, il futuro dei nostri figli sarà segnato dalla paura e dalla violenza.

Chi ha voluto questa “accoglienza” indiscriminata deve rendersene conto: l’Italia non può più essere il terreno di conquista di chi ci odia e ci attacca.

Fonti: Notizie tratte da www.gazzettadimodena.it, www.corrieredibologna.corriere.it, www.lavocedelpatriota.it, post su X, 23 aprile 2025

Africani razzisti si divertivano a picchiare bambini italiani: almeno 26 vittime a Modena ultima modifica: 2025-04-23T10:46:35+00:00 da V
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By V aprile 23, 2025 10:46
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell aprile 23, 14:38

    Non effemminate i vostri figli iscrivendoli a corsi “socialmente approvati”… fatene degli uomini, per il bene loro e vostro…

    Reply to this comment
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