Gallarate, ronde appoggiate dal sindaco: «Nostro nemico non anti-maranza ma i maranza»
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Gallarate, il sindaco Cassani sostiene le ronde anti-maranza di Articolo 52: “Il nemico sono loro, non chi si difende!” – Finalmente una voce di buonsenso!
A Gallarate, le autorità si schierano con i cittadini esasperati: il sindaco Andrea Cassani, durante il Consiglio comunale del 22 aprile 2025, ha risposto al question time della consigliera di minoranza Sonia Serati (Gallarate-Gente di Gallarate) sulle ronde anti-maranza ispirate al Movimento Articolo 52, già attivo a Milano. “Il nostro nemico non sono gli anti-maranza, ma i maranza”, ha dichiarato Cassani, dando un chiaro sostegno alle ronde di cittadini che pattugliano le strade per contrastare i delinquenti di seconda generazione. Finalmente un amministratore che riconosce il vero problema: i “maranza” che da due anni terrorizzano il centro città. Ben vengano le ronde, basta con questi criminali stranieri!

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Cassani è stato netto: “Se qualcuno vuole dare una mano facendo ronde trasparenti, senza commettere reati, senza andare armati, senza l’intento di punire, questa è una soluzione che va bene. Come Amministrazione possiamo dire di stare attenti e fare le cose con testa”. Il sindaco ha anche anticipato nuove misure: “Il nostro obiettivo è combattere i maranza, e stiamo definendo nuove ordinanze per ostacolarli”. Una posizione chiara, che risponde al grido di allarme dei cittadini di Gallarate, dove in zona stazione FS, piazza Giovanni XXI, via Borghi e corso 25 Aprile, la sicurezza è al collasso. I “maranza” spadroneggiano: risse, spaccio e aggressioni sono all’ordine del giorno, come a Milano, dove massacrano cittadini, o a Treviso, dove un negoziante è stato pestato per averli rimproverati.
La sinistra Sonia Serati, però, non ci sta: “Resto preoccupata rispetto alla percezione di insicurezza. Serve lavorare sulla prevenzione e sulle politiche giovanili per limitare questa paura”, ha replicato, ignorando la realtà. La “percezione” di insicurezza? I “maranza” non sono un problema astratto: a Pisa, una baby gang di seconda generazione ha compiuto 10 rapine; a Bari, un branco ha aggredito un giornalista e una poliziotta; a Padova, un kosovaro ha violentato una donna. Questi delinquenti, spesso nordafricani di seconda generazione, si vantano sui social: “Faccio quello che voglio, mi avete dato la cittadinanza”. La prevenzione non basta: servono azioni concrete, e Cassani lo ha capito.
Le ronde ispirate all’articolo 52 della Costituzione, che sancisce il “sacro dovere” di difendere la Patria, sono una risposta all’inerzia dello Stato. A Milano hanno già messo in fuga spacciatori, e a Gallarate stanno guadagnando consenso, raccogliendo firme e pattugliando le strade. Cassani ha ragione: il nemico sono i “maranza”, non chi si organizza per proteggere la comunità. Le sue ordinanze promesse sono un passo avanti, ma serve di più: revoca della cittadinanza per chi delinque, espulsioni immediate e stop ai ricongiungimenti familiari. I cittadini di Gallarate meritano sicurezza, non di vivere nel terrore di un’immigrazione che ci sta soffocando. Avanti con le ronde, fuori i delinquenti stranieri! Sveglia, prima che sia troppo tardi!
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