Zuppi, la minaccia del Papa islamico sul Conclave: inventò tortellino halal per non turbare i musulmani

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By V aprile 25, 2025 19:35

Zuppi, la minaccia del Papa islamico sul Conclave: inventò tortellino halal per non turbare i musulmani

Zuppi papa? Un fanatico migrazionista che svende la tradizione: il caso del tortellino halal

La morte di Papa Francesco il 21 aprile 2025 ha aperto la strada al Conclave di maggio, e tra i papabili emerge una figura che fa tremare i fedeli legati alla tradizione cattolica: il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna.

Zuppi, noto per il suo fanatismo migrazionista e la sua ossessione per il dialogo con l’Islam, rappresenta una minaccia concreta per l’identità della Chiesa e dell’Italia. La sua proposta del “tortellino dell’accoglienza” – un tortellino halal senza carne di maiale per non “turbare” i musulmani – è l’emblema di una deriva che non solo snatura le tradizioni culturali, ma rischia di islamizzare la Chiesa e il Paese. La possibilità che un uomo con queste idee diventi papa è un’ipotesi inquietante che deve essere fermata.

Il tortellino halal: un affronto alla tradizione

Nel 2019, in occasione della festa di San Petronio, patrono di Bologna, Zuppi ha ideato il “tortellino dell’accoglienza”, una versione alternativa del piatto simbolo della cucina emiliana. La ricetta tradizionale, depositata alla Camera di Commercio, prevede un ripieno di carne di maiale (lombo, prosciutto e mortadella), parmigiano reggiano, uova e noce moscata, avvolto in una sfoglia tirata a mano. Zuppi, però, ha deciso di bandire il maiale, sostituendolo con pollo, ricotta, parmigiano e uova, per “venire incontro alle sensibilità religiose” dei musulmani, che non possono consumare carne suina per precetti halal.

L’iniziativa, appoggiata dall’Associazione Sfogline di Bologna e Provincia, ha scatenato un’ondata di proteste. I puristi culinari, come monsignor Ernesto Vecchi, non hanno esitato a denunciare l’oltraggio: “Il tortellino? Se lo trucchi, lo uccidi. Servono i classici ingredienti, a partire dalla mortadella, se no è un’altra cosa”, ha dichiarato Vecchi al Corriere della Sera. La Curia di Bologna, pur cercando di difendere Zuppi, ha dovuto ammettere il disagio: “Anche l’Italia con i musulmani è un’altra cosa. Una cosa che non ci piace”. La polemica non si è limitata al piano gastronomico: molti hanno visto nel tortellino halal un simbolo della sottomissione culturale e religiosa ai dettami dell’Islam, un cedimento che riflette l’approccio di Zuppi verso l’immigrazione e il dialogo interreligioso.

Zuppi e l’ossessione per l’Islam: un pericolo per la Chiesa

La risposta di Zuppi alle critiche è stata sconcertante: “È sorprendente che una normale regola di accoglienza e di riguardo verso gli invitati sia interpretata come un’offesa alla tradizione”. Queste parole rivelano una mentalità che ignora il valore dell’identità culturale e religiosa, sacrificandola sull’altare di un’integrazione a senso unico. Zuppi non si è limitato a modificare una ricetta: ha mandato un messaggio chiaro, quello di una Chiesa pronta a piegarsi alle esigenze dell’Islam, anche a costo di rinnegare le proprie radici. La sua ossessione per i migranti e il dialogo con i musulmani, già evidente nella sua vicinanza alla Comunità di Sant’Egidio e nella sua gestione della diocesi di Bologna, trova nel tortellino halal un simbolo tangibile di una deriva che minaccia l’Italia e la Chiesa.

Se Zuppi diventasse papa, questa mentalità rischierebbe di diventare la linea ufficiale del Vaticano. Il suo pontificato potrebbe accelerare l’islamizzazione della Chiesa, già avviata sotto Francesco con iniziative come la Dichiarazione di Abu Dhabi (2019) e il dialogo con leader islamici. La Chiesa di Zuppi non sarebbe più un baluardo della fede cattolica, ma una piattaforma relativista, pronta a cedere terreno all’Islam in nome di un’utopia di accoglienza che ignora le profonde differenze teologiche e culturali. L’Italia, culla del cristianesimo, non può permettersi un papa che svende la sua identità per compiacere i musulmani.

Un appello al Conclave: fermate Zuppi

Il Conclave di maggio 2025 deve ascoltare il grido di chi difende le tradizioni contro la follia migrazionista di Zuppi. La Chiesa ha bisogno di un papa che riaffermi la centralità del Vangelo, non di un fanatico che trasforma la fede in un’appendice del multiculturalismo. Il tortellino halal non è solo un piatto: è il simbolo di un’Italia e di una Chiesa che rischiano di perdere la loro anima. I cardinali hanno il dovere di scegliere un leader che protegga l’identità cattolica, non che la svenda. Zuppi papa sarebbe un disastro: fermatelo, prima che sia troppo tardi.

Zuppi, la minaccia del Papa islamico sul Conclave: inventò tortellino halal per non turbare i musulmani ultima modifica: 2025-04-25T19:35:33+00:00 da V
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By V aprile 25, 2025 19:35
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1 Comment

  1. lorenzoblu aprile 25, 21:24

    L ho già scritto tra i peggiori sto cretino è assolutisticamente il più idiota è pure peggio di bergoglione questo è capace di lasciare lo scranno di san Pietro a Khomeini o Maometto in persona, è un. Idiota decrerebrato….. Insuperabile come il tonno quale egli è

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