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“Arroganza islamica senza limiti: i musulmani pretendono moschee in ogni città italiana, l’islamizzazione deve essere fermata!”

L’arroganza islamica ha raggiunto un livello insostenibile: i musulmani pretendono di costruire moschee in ogni città italiana, trasformando i nostri centri storici e quartieri in simboli della loro conquista. Da Mestre, dove i bangladesi di Ittihad protestano per una moschea nel cuore della città, a Bergamo, dove un nuovo luogo di culto sarà finanziato dal Qatar, fino a Torino, dove il sindaco PD Stefano Lo Russo vuole la più grande moschea d’Italia, l’Islam non si accontenta di spazi marginali: vuole dominare, imporre la Sharia e cancellare la nostra identità cristiana. Questa è una dichiarazione di guerra culturale che non possiamo accettare: l’islamizzazione deve essere fermata ora.

L’arroganza islamica: moschee ovunque come simbolo di conquista

A Mestre, i musulmani bangladesi di via Piave, dopo la chiusura della loro moschea abusiva, pretendono un nuovo luogo di culto nel centro città: “La moschea sarà all’interno della città”, ha dichiarato l’imam Arif Mahmud di Ittihad, un ultimatum che rivela il loro vero scopo: non integrazione, ma conquista. A Bergamo, la comunità islamica ha ottenuto 2,2 milioni di euro dalla Qatar Charity Foundation per una nuova moschea, mentre a Torino Lo Russo spinge per un colosso islamico con minareto, simbolo di dominio. “Siamo 40 mila musulmani su 250 mila residenti”, ha dichiarato Kamrul Syed a Venezia, e vogliono una moschea centrale per affermare la loro presenza. Questa arroganza è intollerabile: in Italia, migliaia di “centri culturali” sono fuorilegge, ma i musulmani non si fermano, pretendendo spazi ovunque, come a Monfalcone, dove Bou Konate sogna la Sharia.

L’Italia sotto assedio: l’Islam vuole cancellare la nostra identità

L’Islam non si limita a chiedere spazi: vuole sottometterci. A Torino, i “maranza” musulmani bruciano vivi i senzatetto; a Luino e Domodossola, le donne subiscono il Taarrush Gamea; a Roma, bandiere di Hamas hanno sventolato il 25 aprile, profanando il lutto per Papa Francesco; a Mestre, Ittihad insulta il sindaco Brugnaro chiamandolo “maiale”; a Milano, una bambina pakistana è stata costretta al burqa a scuola. In Italia migliaia di luoghi di culto abusivi infestano le nostre città. I musulmani non accettano le nostre leggi: vogliono moschee ovunque per imporre la loro presenza, trasformando l’Italia in un califfato. Questa è una guerra culturale che minaccia la nostra identità cristiana.

Chiudere l’immigrazione e fermare l’Islam politico: salviamo l’Italia!

Chiudiamo totalmente l’immigrazione regolare islamica – basta ingressi, basta permessi – il governo invii l’esercito nelle città sotto assedio: serve una ripresa manu militari del territorio. Chiudiamo le moschee abusive e quelle regolari, simboli di conquista. L’arroganza islamica, con la pretesa di moschee in ogni città, è un’offesa alla nostra identità: non possiamo permettere che l’Islam ci sottometta.