Picchiato a sangue da africano: “Mi ha rovinato per tutta la vita”

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By V aprile 27, 2025 12:19

Picchiato a sangue da africano: “Mi ha rovinato per tutta la vita”

Immigrati Fuori Controllo a Panzano: La Rabbia di Simone Porri e il Silenzio delle Autorità

È un grido di rabbia e disperazione quello di Simone Porri, 38 anni, vittima di un’aggressione brutale lo scorso 29 marzo in pieno centro a Panzano, in piazza Bucciarelli. Un episodio che non è un caso isolato, ma l’ennesima prova di un problema che sta sfuggendo di mano: immigrati fuori controllo che seminano terrore, mentre le autorità sembrano incapaci di agire.

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“Ero appena sceso dall’autobus di Autolinee Toscane, di ritorno da Firenze dopo un colloquio di lavoro,” racconta Simone, la voce ancora tremante di rabbia. “Non ero in un luogo isolato, ma nel cuore del paese, in piazza Bucciarelli, con gente intorno. Eppure, questo non ha fermato il mio aggressore.”

Simone descrive l’attacco con dettagli agghiaccianti: “Sono sceso dalla porta posteriore del pullman, volevo salutare l’autista. Ma non ho fatto in tempo: un uomo mi ha aggredito da dietro, mi ha buttato a terra, mi ha preso a calci. Poi è fuggito, ma non contento è tornato indietro per frugarmi, rubandomi le borse con dentro tutto: vestiti da lavoro, soldi, documenti.” Il peggio? “C’erano persone intorno. Un ragazzo ha persino fatto un video, una donna urlava all’aggressore di smettere. Ma lui non si è fermato. Mi ha sfigurato per sempre.”

Le cicatrici sul volto di Simone sono un marchio indelebile di quella giornata. “Lavoro nella ristorazione,” dice sconsolato, “e queste ferite non mi aiuteranno certo a trovare un impiego. Già non ero un granché prima, figuriamoci ora…” tenta di scherzare, ma il dolore è evidente. Per fortuna, non dovrà operarsi al naso, ma fra quattro mesi dovrà sottoporsi a nuovi controlli per verificare che non ci siano problemi respiratori a lungo termine.

Ciò che fa infuriare Simone, e con lui l’intera comunità di Panzano, è l’inerzia delle forze dell’ordine. L’aggressore, un individuo ben noto alle autorità per episodi simili – incluso un attacco a un autista di Autolinee Toscane a febbraio – è ancora a piede libero. “Irreperibile,” secondo le forze dell’ordine, che hanno promesso provvedimenti… se e quando lo troveranno. Ma per Simone e per chi vive nel terrore, questo non basta. “Vorrei che pagasse,” conclude, “non solo per quello che ha fatto a me, ma per tutte le altre vittime.”

La situazione a Panzano è fuori controllo. La comunità è stanca di vivere nella paura, di vedere le proprie piazze trasformarsi in teatri di violenza. È inaccettabile che un uomo possa essere aggredito in pieno giorno, davanti a testimoni, e che il responsabile continui a girare indisturbato. Dove sono le istituzioni? Dove sono i controlli? La sicurezza dei cittadini non può essere un optional. È ora di dire basta: Panzano, e l’Italia intera, meritano di vivere senza paura. Le autorità agiscano, e lo facciano ora, prima che sia troppo tardi!

Picchiato a sangue da africano: “Mi ha rovinato per tutta la vita” ultima modifica: 2025-04-27T12:19:59+00:00 da V
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By V aprile 27, 2025 12:19
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5 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell aprile 27, 13:02

    Il segreto meglio custodito in Italia è il nome del masturbato mentale autore della legge che impedisce di perseguire i criminali.
    Se avesse preso un ceffone per ogni porcata che ha causato oggi sarebbe rinsavito…

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    • S.C. aprile 27, 13:23

      Certo sarebbe bello sapere chi è il masturbato mentelale e addirittura i masturbati mentali perché sono convinto che i fenomeni sono in gruppo come le scimmie che proteggono.

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  2. Steobaldo aprile 27, 13:22

    Panzano è nel Chianti sinonimo di luoghi tranquilli e pacifici…o sta a vedere che questo fecaloma in forma umana autore di altre simili aggressioni è uno di quelli che quella lurida troia (brutta che pare un uomo) della onorevola Malpuzzi (nome omen) propone e ha sempre proposto di spargere sul territorio (come letame sui terreni agricoli) in nome dell’accoglienza diffuuusaaa modo idiota per dire a queste bestie clandestine “fate un po’ il cazzo che vi pare e dove vi pare” scelta confermata pochi giorni fa dall’assessore toscana “Imbronciata Ventoteni”…buona anche lei…sì

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  3. Raffaele aprile 27, 17:45

    Non c’è niente da fare, nessuno ti tutela, nessuno ti difende da questi animali, è già troppo tardi per intervenire, occorre girare armati e formare gruppi punitivi , la legge ormai tocca farsela da soli.

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