Maranza distruggono le auto e devastano i nostri quartieri: dov’è lo Stato?
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Roma e Milano, lo Stato ha Perso il Controllo: i Maranza Nordafricani Sciamano come Eserciti Nemici!
Lo Stato italiano ha perso il controllo del territorio: Roma e Milano, le due città simbolo del Paese, sono cadute in balia di bande di maranza, figli di immigrati nordafricani di seconda generazione, che sciamano come eserciti nemici nei nostri quartieri, devastando tutto ciò che incontrano. Questi giovani, cresciuti in Italia ma senza alcun rispetto per le nostre leggi, stanno trasformando le strade in zone di guerra, e lo Stato, con la sua inerzia, è complice di questo caos. È un’allarme che non possiamo più ignorare: l’Italia sta diventando una terra di nessuno!
A Roma, il quartiere Don Bosco è stato teatro di una notte di guerriglia urbana che ha lasciato i cittadini sgomenti.
Una gang di almeno 20 maranza nordafricani, armati di mazze, asce e coltelli, ha fatto irruzione nella sala giochi Dark Zone in via Statilio Ottato, aggredendo cinque cittadini romeni e quattro italiani, uno dei quali rapinato. La violenza è esplosa senza motivo apparente: dopo la rissa nella sala, il branco ha devastato quattro auto in sosta, rompendo vetri e tagliando gomme, per poi spostarsi in via Publio Valerio, dove ha continuato a colpire. I video su Welcome to Favelas mostrano i maranza urlare in arabo, un’arroganza che dimostra il loro disprezzo per la nostra cultura. Nove feriti, e quando la polizia è arrivata, i responsabili erano già scomparsi: un fallimento totale dello Stato, incapace di garantire sicurezza.
Milano non è da meno: la notte di sabato ha registrato 14 aggressioni in poche ore nel centro cittadino, con feriti gravi in corso Como, piazzale Costantino Nigro e piazza Sempione, dove un 35enne è stato accoltellato. Il questore Bruno Megale ha denunciato un’escalation di violenza minorile: su 50 arresti in un’operazione contro le bande, 18 erano minori, molti dei quali maranza. Questi giovani nordafricani, spesso armati di coltelli, sono fuori controllo: rapine, accoltellamenti e spaccio sono la loro quotidianità. A Lucca, un 14enne è stato picchiato in piazza Napoleone, e gli episodi si moltiplicano ovunque, da Sesto Calende a Merone. Ma è Roma a incarnare il disastro più evidente: una città sacra, profanata da bande che agiscono come eserciti nemici, senza paura di nulla.
I maranza, figli di immigrati nordafricani, non si integrano: sciamano nei quartieri come orde, distruggendo auto, aggredendo cittadini e seminando il terrore. Lo Stato, con la sua incapacità di fermare gli sbarchi e i ricongiungimenti familiari, ha permesso che intere generazioni di immigrati crescessero nel disprezzo delle nostre regole. Le toghe, come a Milano con il caso di Dawda Bandeh, liberano i delinquenti, che poi tornano a colpire. Basta con questa invasione! Serve un blocco totale dell’immigrazione, rimpatri forzati per i criminali e pene durissime. Roma e Milano non possono essere campi di battaglia: riprendiamoci i nostri quartieri, fuori i maranza dall’Italia, ora!
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