Immigrato tenta di bruciarlo vivo nell’auto dopo pestaggio

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By V aprile 29, 2025 21:40

Immigrato tenta di bruciarlo vivo nell’auto dopo pestaggio

Immigrazione Fuori Controllo: Sangue e Fuoco nelle Nostre Strade

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Montecompatri, un tempo oasi di pace, è diventata il palcoscenico di un orrore che squarcia il velo dell’ipocrisia: un immigrato di 35 anni, con una ferocia disumana, ha tentato di bruciare vivo un uomo nella sua auto in via Casilina. La vittima, intrappolata in un inferno di fiamme, è ora in ospedale, tra la vita e la morte, con ustioni che potrebbero non lasciarle scampo. Questo non è un “episodio isolato”, ma l’ennesimo schiaffo di un’immigrazione selvaggia che sta trasformando l’Italia in un campo di battaglia. È ora di aprire gli occhi: stiamo perdendo il controllo, e il prezzo lo paghiamo con il sangue dei nostri cittadini.

I fatti sono agghiaccianti. Alle 18, davanti a una folla inerme, l’aggressore, un immigrato, ha dato sfogo a una rabbia brutale. La vittima, per salvarsi da un pestaggio, si era barricata nella sua auto, ma questo non è bastato. Con una freddezza da film horror, l’uomo ha versato liquido infiammabile sulla vettura, ha lanciato una bottiglia incendiaria attraverso i finestrini aperti e ha appiccato il fuoco. L’auto è diventata una bara di fiamme. La vittima, riuscita a stento a sfuggire, è stata trasportata al Campus Biomedico in condizioni disperate, con un possibile trasferimento al Sant’Eugenio. L’aggressore? Arrestato dai carabinieri di Colonna e Frascati, ora al Policlinico di Tor Vergata, accusato di tentato omicidio. Ma questo non placa la rabbia, né restituisce sicurezza.
Questo crimine non è un incidente, è un sintomo. L’immigrazione senza freni, senza controlli, senza rispetto per le nostre leggi, sta seminando terrore. Non si tratta di “integrazione fallita”, ma di un’invasione che nessuno ha il coraggio di fermare. Le nostre strade, le nostre case, le nostre vite sono ostaggio di individui che portano con sé violenza e disprezzo per i nostri valori. Ogni giorno leggiamo di coltellate, rapine, stupri, e ora persino di uomini bruciati vivi. Quanto ancora dobbiamo sopportare? Quante altre vittime dobbiamo piangere prima che qualcuno dica “basta”?

L’Italia non è un campo profughi, né un’arena dove sfogare istinti barbarici. Chi arriva qui deve rispettare le nostre regole, o andarsene. Non possiamo più permetterci il lusso del buonismo, delle frontiere spalancate, delle giustificazioni sociologiche. Ogni episodio come quello di Montecompatri è una ferita alla nostra dignità, un insulto a chi lavora, paga le tasse e chiede solo di vivere in pace. Servono espulsioni immediate per chi delinque, controlli ferrei alle frontiere, e un messaggio chiaro: l’Italia non è terra di conquista.

La paura non può essere la nostra quotidianità. Non possiamo accettare che un uomo venga arso vivo in pieno giorno, sotto gli occhi di tutti, solo perché un immigrato ha deciso di sfogare la sua furia. È tempo di agire con durezza, senza compromessi. La sicurezza dei nostri cittadini non è negoziabile. Se non fermiamo questa deriva ora, il fuoco di via Casilina sarà solo l’inizio di un inferno ben peggiore. Sveglia, Italia: il tempo delle parole è finito.

Immigrato tenta di bruciarlo vivo nell’auto dopo pestaggio ultima modifica: 2025-04-29T21:40:25+00:00 da V
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By V aprile 29, 2025 21:40
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell aprile 29, 22:13

    La folla inerme? Ah, si… dimenticavo mezzo secolo di castrazione dei maschi da parte delle lesbiche e dei sessantottini del cazzo.
    Nei paesi per bene un baluba che si permettesse di dare ordini verrebbe linciato sul posto: non quattro lividi e un occhio nero, intendo proprio un cadavere carbonizzato…

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