Germania vuole mettere fuorilegge AfD: prende troppi voti

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By V maggio 2, 2025 13:45

Germania vuole mettere fuorilegge AfD: prende troppi voti

La UE Continua a Stritolare la Democrazia: In Germania l’AfD Bollato come “Estremista”

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L’Unione Europea sta mostrando il suo vero volto: quello di una macchina autoritaria che, sotto la maschera dei “valori democratici”, lavora senza sosta per limitare la libertà dei popoli europei. L’ultimo atto di questa deriva si è consumato oggi, 2 maggio 2025, in Germania, dove l’Ufficio Federale per la Protezione della Costituzione (BfV) ha classificato l’intero partito Alternative für Deutschland (AfD) come una “confermata iniziativa di estrema destra”. Fino a ieri, solo alcune sezioni regionali del partito – Turingia, Sassonia e Sassonia-Anhalt – erano state etichettate come tali. Ora, con un rapporto di circa 1000 pagine, il BfV ha deciso di colpire l’intera formazione, accusandola di “ignorare la dignità umana” e di perseguire obiettivi contrari all’ordine democratico. Ma dietro questa mossa si nasconde un piano più ampio: l’UE vuole silenziare ogni voce dissidente, e l’AfD è solo l’ultima vittima.

Il rapporto del BfV punta il dito contro la visione “etnica” del popolo promossa dall’AfD, sostenendo che il partito non considera i cittadini tedeschi con un background migratorio – in particolare quelli provenienti da Paesi a maggioranza musulmana – come “membri pari del popolo tedesco”. Questa accusa, però, non è altro che un pretesto per criminalizzare un partito che, secondo i sondaggi, è testa a testa con la CDU per diventare la prima forza politica in Germania. L’AfD dà fastidio perché rappresenta milioni di cittadini che non si riconoscono nell’agenda globalista dell’UE: un’agenda fatta di immigrazione incontrollata, multiculturalismo forzato e svendita delle sovranità nazionali. Bollare l’AfD come “estremista” non è una difesa della democrazia, ma un attacco diretto al diritto dei tedeschi di scegliere chi li rappresenta.

Non è la prima volta che vediamo questo copione. In Romania, Călin Georgescu, vincitore del primo turno delle presidenziali 2024, è stato arrestato, escluso dalla corsa elettorale e il voto annullato con accuse pretestuose di “interferenze russe”. In Francia, Marine Le Pen, leader del Front National, è stata giudicata colpevole di appropriazione indebita di fondi UE insieme ad altri 8 eurodeputati, con una sanzione di ineleggibilità che pende sulla sua testa proprio in vista delle elezioni presidenziali. E ora in Germania, l’AfD viene messo sotto scacco con un’etichetta che apre la porta a sorveglianza, intercettazioni e persino a un possibile bando da parte della Corte Costituzionale. Il messaggio è chiaro: chiunque osi opporsi all’UE, alla NATO o al dogma del multiculturalismo deve essere eliminato dall’agone politico, costi quel che costi.

Ma chi decide cosa è “estremista”? Chi stabilisce cosa significa “ignorare la dignità umana”? L’UE e i suoi alleati si arrogano il diritto di definire i confini del pensiero accettabile, usando istituzioni come il BfV – che dovrebbe essere indipendente, ma puzza di influenza politica lontano un miglio – per colpire i nemici. L’AfD non è un partito perfetto, ma rappresenta una fetta crescente di tedeschi che vogliono un Paese sovrano, con confini sicuri e un’identità rispettata. Accusarlo di “ignorare la dignità umana” per le sue posizioni sull’immigrazione è ipocrita, quando l’UE stessa chiude gli occhi di fronte alle condizioni disumane dei migranti nei campi di accoglienza o alle politiche economiche che impoveriscono milioni di europei.
La verità è che l’UE teme la democrazia, non l’estremismo. Teme che i popoli, se lasciati liberi di scegliere, possano rifiutare il suo progetto di un super-stato centralizzato, dove le nazioni sono ridotte a province e i cittadini a sudditi. L’AfD, come Georgescu e Le Pen, è un ostacolo a questo disegno, perché dà voce a chi non vuole piegarsi. E allora si ricorre alla censura, alle etichette infamanti, alla repressione giudiziaria. È una strategia che ricorda i regimi autoritari del passato, non una democrazia. Come ha twittato oggi il profilo ufficiale dell’AfD, per bocca dei leader Alice Weidel e Tino Chrupalla: “La decisione del BfV è un duro colpo alla democrazia tedesca”. E come dargli torto?

L’Europa sta diventando un luogo dove dissentire è un crimine. Oggi è l’AfD, domani potrebbe essere qualsiasi altro partito o movimento che osa sfidare l’ortodossia di Bruxelles. I popoli europei devono svegliarsi: l’UE non è un’unione di nazioni, ma una gabbia che si stringe sempre di più. La storia ci insegna che quando il potere teme la voce del popolo, non esita a usare ogni mezzo per soffocarla. Ma ci insegna anche che i popoli, alla fine, si ribellano. L’UE farebbe bene a ricordarselo, prima che sia troppo tardi.

Germania vuole mettere fuorilegge AfD: prende troppi voti ultima modifica: 2025-05-02T13:45:51+00:00 da V
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By V maggio 2, 2025 13:45
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2 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell maggio 2, 14:01

    La risposta a tutte le domande circa la regolarità di questo comportamento, che viene fatto pesare autoreferenzialmente perchè proviene dall’alto, è che chi ragiona in cotàl maniera è cretino ma mai quanto chi ci crede e si fa resettare il cervello dai portatori di verità assoluta.
    Poi però ti spiegano che il popolo sbaglia a votare perchè non ragiona bene come loro e allora una ursula borderline a fare puttanate nel 4° reich…

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  2. WLMHH8 maggio 2, 19:20

    Maledetti vogliono una Gemrania ed Europa non bianca e musulmana!
    Si meritano il ritorno del Nazismo!

    Forza AfD!

    H.H.!

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