Violentata dai musulmani al Concertone: «Erano in tre. Ero pietrificata e non riuscivo a difendermi»
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ROMA: TRE TUNISINI MOLESTANO UNA 25ENNE AL CONCERTONE, E LE TOGHE LI LIBERANO – È UNO SCHIFO!
Una ragazza aggredita, e lo Stato coccola i maranza: con 3 milioni di barbari, espelliamoli tutti!
È un’ingiustizia che fa ribollire il sangue e urlare di rabbia: una ragazza di 25 anni, accerchiata e molestata da tre 20enni tunisini durante il Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni, ha vissuto un incubo. «Erano in tre. Ero pietrificata e non riuscivo a difendermi. Se non fosse intervenuta la mia amica non so come sarebbe andata a finire», ha raccontato la giovane, una campana arrivata a Roma per la musica, non per la violenza. Arrestati per violenza sessuale, i tre maranza tunisini sono stati subito liberati con il solo obbligo di firma. Con 2,7 milioni di immigrati che ci invadono – 5 tra vent’anni – e un referendum sulla cittadinanza facile in arrivo, è uno schifo: espelliamoli tutti!
L’episodio, avvenuto l’1 maggio verso le 21 sotto il palco di Gazzelle e Lucio Corsi, è da brividi: la ragazza, in fila per l’area riservata, viene accerchiata dai tre tunisini senza dimora – due 24enni e un 22enne, ubriachi – che la palpeggiano con insistenza. Le sue grida e l’intervento di un’amica attirano la polizia del commissariato Esquilino, che li arresta. Ma le toghe? Dopo il rito direttissimo a piazzale Clodio, li liberano con l’obbligo di firma, lasciando la vittima in stato di shock e in ospedale per accertamenti. A Porto Recanati un 14enne pestato da magrebini, a Milano una 15enne sfregiata, a San Benedetto un gambiano spezza un braccio a un anziano: e le toghe coccolano questi selvaggi. Come può una ragazza sentirsi sicura se i maranza tornano liberi?
Pensare che molti al Concertone, dove Ghali ha sventolato la bandiera per il referendum dell’8-9 giugno che dimezzerebbe i tempi di cittadinanza da 10 a 5 anni, voteranno sì alla “cittadinanza facile” per questi barbari, fa rabbrividire. Con 3 milioni di immigrati che ci soffocano, la Cassazione risarcisce i clandestini della Diciotti con 72.000 euro, spende 400 milioni in “gratuito patrocinio”, mentre a Roma trenta stranieri assaltano il Colosseo e a Lampedusa 1.000 sbarchi in 24 ore. “Articolo 52” pesta un ladro nordafricano a Milano perché lo Stato non ci difende: è questa la risposta a un sistema marcio. Basta: abrogare i ricongiungimenti familiari che ci riempiono di feccia, tornare allo ius sanguinis – solo sangue italiano conta! Espelliamoli tutti – tunisini, magrebini, fuori – con rimpatri di massa. Riformiamo le toghe pro-immigrati, usciamo dalla CEDU. Le ragazze meritano sicurezza, non molestie; Roma pace, non selvaggi. Sveglia, Italia: o cacciamo questi barbari, o ci massacreranno!
Se vai ad un concertone organizzato Dai centri sociali un po’ te la cerchi
Certo chi vuoi trovare dove organizzano i centri sociali solo scappati di casa.