Toghe rosse riportano in Italia gli stupratori spediti in Albania

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By V maggio 8, 2025 10:38

Toghe rosse riportano in Italia gli stupratori spediti in Albania

Toghe Rosse, Vergogna Nazionale: Clandestini Criminali Liberi in Italia Grazie alla Corte d’Appello!

È un giorno nero per la giustizia e per la sicurezza degli italiani. La Corte d’Appello ha accolto le domande di protezione internazionale di 14 clandestini, trasferiti nel Cpr in Albania, che ora torneranno a piede libero nel nostro Paese. Questi non sono “rifugiati” in cerca di una vita migliore: sono criminali, feccia che si è macchiata di reati gravissimi, e grazie alle toghe rosse, che continuano a sabotare ogni tentativo di proteggere i cittadini, saranno di nuovo tra noi, pronti a colpire ancora. È un insulto alla decenza, un tradimento dello Stato, un colpo mortale alla nostra sicurezza!

Chi sono questi 14 clandestini? Non persone innocenti, ma delinquenti di prima categoria: ladri, rapinatori, stupratori, pedofili. Parliamo di individui responsabili di furti, rapine, porto abusivo d’armi, tentati omicidi, violenze sessuali, stupri di bambini, pedopornografia, adescamento di minori e atti osceni in prossimità di minori. Questa è la feccia che la Corte d’Appello, con una decisione scandalosa, ha deciso di rimettere in libertà, accogliendo le loro richieste di protezione internazionale. E dove andranno? In Italia, a piede libero, a continuare il loro percorso di crimine e violenza, mentre le famiglie italiane vivranno nella paura di incrociare questi mostri per strada.

Non è la prima volta che le toghe rosse si schierano dalla parte dei criminali stranieri. Il piano del governo Meloni di trasferire i clandestini nei centri in Albania, un progetto costato milioni di euro ai contribuenti, è stato sistematicamente sabotato da magistrati ideologizzati, che mettono i diritti dei delinquenti sopra quelli dei cittadini onesti. Già a novembre 2024, il Tribunale di Roma aveva bloccato il trasferimento di 16 migranti, dichiarando che Paesi come Bangladesh ed Egitto non erano “sicuri” per i rimpatri. E ora, la Corte d’Appello continua su questa strada vergognosa, vanificando ogni sforzo per arginare l’invasione di clandestini che stanno trasformando le nostre città in zone di guerra.

Prendiamo l’Hotel House di Porto Recanati: un palazzo di 17 piani dove spaccio, prostituzione e omicidi sono all’ordine del giorno. Qui, negli ultimi anni, sono sparite ragazzine come Cameyi Mosammet, trovata morta in un pozzo dopo 8 anni, e si contano crimini efferati, come lo stupro di una giovane nigeriana costretta a prostituirsi. Molti dei responsabili di questi orrori sono clandestini, spesso protetti da sentenze assurde che impediscono la loro espulsione. E ora, grazie alla Corte d’Appello, altri 14 criminali di questo calibro torneranno a infestare le nostre strade. È questo che vogliamo per i nostri figli? Stupratori di bambini e pedofili liberi di agire, mentre le toghe rosse si riempiono la bocca di “diritti umani”?

Il fallimento del governo Meloni è sotto gli occhi di tutti: le promesse di rimpatri di massa sono rimaste lettera morta, e l’accordo con l’Albania, che doveva essere un primo passo per riprendere il controllo, è stato ridotto a un colabrodo dai magistrati. Ma la colpa più grave è delle toghe rosse, che continuano a boicottare ogni misura di buon senso con il loro fanatismo ideologico. Questi giudici, spesso legati a correnti di sinistra come Magistratura Democratica, non rappresentano la giustizia, ma un’ideologia che odia l’Italia e i suoi cittadini. Sono loro i veri complici di stupratori, assassini e pedofili, e dovrebbero essere rimossi dai loro incarichi senza esitazione.

È ora di dire basta! L’Italia non può essere un rifugio per criminali stranieri. Serve una riforma radicale della magistratura: via le toghe rosse, via chi antepone i diritti dei delinquenti a quelli degli italiani. E serve un’azione drastica contro i clandestini: rimpatri immediati, anche in Paesi come la Libia, come sta facendo Trump, che non ha paura di prendere decisioni dure. Se non sappiamo nemmeno mandarli in Albania, che almeno impariamo da chi sa come si fa. Basta con i buonismi, basta con i traditori in toga: riprendiamoci la nostra sicurezza, i nostri figli meritano di vivere in un Paese libero da questa feccia!

Toghe rosse riportano in Italia gli stupratori spediti in Albania ultima modifica: 2025-05-08T10:38:11+00:00 da V
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By V maggio 8, 2025 10:38
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4 Comments

  1. Steobaldo maggio 8, 11:10

    .a me fa incazzare…ma tanto…la Melona che fa l’indignata verginella come non avesse mai saputo di cosa sono capaci i giudici e ora casca dal pero. Le va bene che l’alternativa a lei fa schifo perché una tale parolaia non la rivoterei davvero!
    Per me potrebbe tornare al 3% da cui è venuta.

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    • S.C. maggio 8, 16:04

      Effettivamente non ci sono alternative, siamo legati dalla UE e compagni di merende annessi, che dice cosa dobbiamo fare e i nostri politici si mettono a 90 gradi.

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  2. WLMHH8 maggio 8, 13:12

    Toghe rosse vergogna d’Italia!

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  3. Marino Danielis maggio 8, 16:58

    un PdC con le PALLE avrebbe mandato i carabinieri e avrebbe fatto arrestare i giudici che vogliono sempre disattendere le leggi che a loro non vanno bene!

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