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Minaccia jihadista: due bengalesi inneggiano all’Isis, l’islamizzazione porta terrore in Italia!

Palermo, 9 maggio 2025 – Palermo è sotto shock: due giovani bengalesi, di 21 e 18 anni, sono stati fermati per terrorismo islamico, accusati di apologia e istigazione a commettere delitti legati al terrorismo. La procura di Palermo, coordinata da Maurizio de Lucia, ha disposto il fermo dei due, che hanno diffuso materiale di propaganda dello Stato Islamico e inneggiato al jihad, al martirio e all’uso della violenza. Il gip ha ordinato gli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico, ma questo non basta: l’Islam sta portando terrore in Italia, e l’islamizzazione è un pericolo che non possiamo più ignorare. Questi episodi sono il frutto di un’immigrazione incontrollata che minaccia la nostra sicurezza e identità!

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I due bengalesi, come riportato da fonti locali, hanno agito con l’intento di radicalizzare altri musulmani per convincerli a sgozzare italiani, diffondendo propaganda dell’Isis e glorificando il jihad e il martirio.

Questo non è un caso isolato: a Susegana, il Centro Islamico Emanet, dove i bambini cristiani sono stati costretti a pregare Allah, aveva un passato jihadista; a San Pietro, uno striscione islamico ha inneggiato al Mahdi; a Paderno Dugnano, un tempio cristiano è stato trasformato in moschea. A Monfalcone, i bangladesi impongono la sharia; a Mestre, Ittihad occupa spazi pubblici; a Torino, i “maranza” musulmani bruciano vivi i senzatetto. In Italia, migliaia di “centri culturali” sono fuorilegge: solo 12 moschee sono regolari. L’Islam non si integra: porta violenza e terrore.

Fermiamo l’islamizzazione: l’Italia non si arrende!

Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare – basta ingressi, basta permessi soprattutto dal Bangladesh – e chiudiamo le moschee abusive e quelle regolari, simboli di conquista.

I fermi di Palermo sono un monito: l’Islam sta occupando i nostri territori. Non possiamo permettere che l’Italia diventi un califfato. Reagiamo con forza: fermiamo l’invasione islamica! E ditelo a Piantedosi che era a Dacca per promettere più ingressi regolari ai bengalesi. Folle.